Green Pass: in Trentino un semaforo per entrare nei locali

Scatta da oggi l’obbligo del Green Pass per l’accesso ai seguenti servizi e ambiti: servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, se al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; musei, altri istituti e luoghi della cultura (costituiti oltre che dai musei dalle biblioteche, dagli archivi, dalle aree o parchi archeologici, dai complessi monumentali) e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche se ubicati all’interno di strutture ricettive e, in ogni caso, limitatamente alle attività al chiuso; sagre, fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali e centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia; quest’ultima esclusione comprende anche i centri estivi e le attività di ristorazione inerenti ai medesimi centri educativi; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò (anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente); concorsi pubblici. Per ottenere il pass sarà necessario un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, oppure il vaccino. Per facilitare questa procedura, la provincia autonoma di Trento ha ideato un semaforo a tutti gli effetti: luce verde significa che si può entrare, mentre con la luce rossa ci si accomoda fuori. Un sistema automatico pensato in alternativa alla app per smartphone, creato con l’obiettivo di sgravare i ristoratori trentini dal controllo personale del green pass a ogni cliente, e per alleggerirli dalle eventuali conseguenze penali. cdn/AGIMEG