Green Pass, sale giochi, sale bingo, sale scommesse: cosa accadrà il 31 marzo

Il prossimo 31 marzo terminerà lo stato di emergenza. Poi il 15 giugno potrebbe finire l’obbligo di vaccinazione per gli over 50. La capienza degli stadi dovrebbe salire al 75%, con l’obiettivo di riaprirli completamente tra un paio di mesi. Ci stiamo avvicinando anche allo stop per le mascherine al chiuso, è già scattato per quelle all’aperto, e all’eliminazione del Green Pass. E’ infatti già in bilico l’obbligo per accedere ai negozi, ora come ora non serve solo per quelli di prima necessità. Comunque, le prime novità sull’applicazione del certificato potrebbero arrivare anche prima della fine dello stato di emergenza.

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha ribadito che già dal mese di marzo “si può prevedere un allentamento del Green Pass, graduale, partendo magari ovviamente dai luoghi all’aperto”. Quindi l’eliminazione della certificazione procederà per tappe: a marzo l’obbligo di quello rafforzato previsto attualmente per ristoranti e piscine all’aperto, stadi e sport di squadra potrebbe essere modificato. A inizio aprile il Green Pass base dovrebbe essere abbandonato per shopping, banche e uffici postali, parrucchieri, barbieri, estetisti e tutti i centri di servizi alla persona.

In primavera la certificazione verde dovrebbe essere eliminata per tutte le attività all’aperto. Probabile proroga invece per accedere a mezzi di trasporto, bar, ristoranti, cinema, teatri, musei, siti culturali. Lo stesso discorso dovrebbe riguardare anche sale giochi, sale scommesse e sale bingo.

Ricordiamo che nelle sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò si entra con il green Pass rafforzato dal 10 gennaio, come previsto dal Decreto Festività. Il Super Green Pass ha di fatto permesso le aperture delle attività di gioco fino alla zona arancione.

Il Green Pass dovrebbe rimanere fino all’estate nei trasporti a lunga percorrenza. Comunque si prevede maggior cautela per l’eliminazione del pass per i luoghi al chiuso. La discussione è comunque ancora aperta e quindi sono possibili cambiamenti anche dell’ultimo minuto.

Il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, spera che al “più presto si possa tornare alla normalità”. E sull’ipotesi di eliminare il green pass ha dichiarato che “queste sono valutazioni di carattere scientifico. Adesso possiamo contare sul 90 per cento della popolazione che si è vaccinata. Come cittadino spero che il più presto possibile si torni alla normalità, ma rispettando quello che diranno gli scienziati”.

“Ora ci sono nuovi problemi, – ha affermato il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti – perché siamo in una nuova fase: la parte sanitaria della pandemia è vinta, ora abbiamo il tema di capire come si convive” con il virus, “di come riaccendiamo l’economia, di come il lavoro possa arricchire le prospettive di vita. Ma non facciamo sempre gli stessi errori, dobbiamo unirci e affrontare insieme i problemi, che non vanno raccontati ma risolti”.

Sul Green Pass il ministro al Turismo Massimo Garavaglia sostiene che ad aprile sia tolto: “Mi auguro che lo stato di emergenza, che scade il 31 marzo, non sia rinnovato, visto che i numeri migliorano di settimana in settimana. Di conseguenza tutte le regole legate a quel provvedimento straordinario decadranno”. Da qui a metà giugno, quando scadrà l’obbligo del Super Green pass per gli over 50, “dovremo capire se ha ancora senso fare questo vaccino. Si tratta di indicazioni che deve dare il mondo della sanità, tenendo conto di quello che dicono Oms e Aifa”. cdn/AGIMEG