“Il trend registrato dal gioco online è positivo, mi aspetto un’ulteriore crescita. Sul fronte dei prodotti, slot online e casinò games continuano ad avere le preferenze dei giocatori, e le avranno ancora a lungo, mentre il poker è in calo”. E’ quanto ha affermato Alessandro Graziosi, Digital Director Snaitech, nel corso del SBC Digital Italy, parlando del gioco online durante la pandemia. “I lockdown forzati hanno accelerato il processo di digitalizzazione dell’industria non solo del gioco, ma anche delle banche, ecc. Un trend che ha avuto un effetto anche sulla base dei clienti, che di natura non è molto digitalizzata. Chiaramente ci sono varie differenze tra i prodotti slot e betting. In particolare per le scommesse si sono registrate differenze macroscopiche tra il primo e secondo lockdown, in quanto nel secondo periodo di chiusura gli operatori erano più preparati, mentre nel primo lockdown non solo i negozi di gioco erano chiusi, ma non vi sono stati nemmeno eventi sportivi, dunque per le aziende come Snaitech avere una gara su cui scommettere o non averla ha fatto una grande differenza”, ha detto ancora Graziosi.
“Gli operatori di gioco hanno dimostrato resilienza, grazie al numero degli eventi sportivi e soprattutto alle strategie adottate che hanno migliorato la situazione. Abbiamo offerto ai nostri retailer l’opportunità di beneficiare di commissioni interessanti con l’apertura di conti gioco online. In questo modo abbiamo preservato il business dei retailer, ovviamente particolarmente esposti visti i lunghi periodi di chiusura. Poiché questa industria è molto ben regolamentata e sicura, è ragionevole immaginare che una quota parte di giocatori rimarrà anche online. Ciò che rende più difficile la previsione sul futuro è l’ambiente normativo che mostra ancora alcune differenze chiave tra il giocatore online e quello che frequenta il punto fisico, così come all’interno della stessa sfera del retail, a causa delle diverse regole locali. Queste variabili possono influenzare la fedeltà dei nuovi arrivati nel mercato digitale e, ben più grave, possono favorire il perdurare dell’offerta illegale”, ha concluso. cr/AGIMEG