Si è appena conclusa l’udienza di merito di fronte al Tar Lazio sui ricorsi con cui Sisal e Stanley hanno impugnato il rinnovo della concessione dei Gratta e Vinci. Tutto parte dalla gara svolta nel 2010 che prevedeva l’assegnazione di 4 concessioni, al bando tuttavia partecipò un unico soggetto, Lottomatica. La concessione aveva durata di 9 anni, e la legge Anticrisi del 2009 – che aveva indetto la gara- prevedeva la possibilità di una proroga per altri 9 anni, dietro il pagamento di un nuovo canone di concessione. Il rinnovo era subordinato a una valutazione – da parte dell’Adm – dell’andamento della gestione. Nel 2017 il Governo – spinto da ragioni economiche – con il decreto fiscale ha disposto la prosecuzione del rapporto. La decisione arrivò due anni prima della scadenza della concessione, e per le ricorrenti di oggi, in sostanza il Governo avrebbe scavalcato l’iter di valutazione originariamente previsto. Le due compagnie hanno quindi chiesto al giudice amministrativo di annullare il rinnovo, o in alternativa di rimettere la questione alla Corte Costituzionale, o alla Corte di Giustizia Europea. La sentenza del Tar è attesa nell’arco di due mesi, va considerata però la pausa estiva. Dovrebbe comunque arrivare entro il 31 ottobre, come hanno sottolineato più parti, in questa data scade il termine per pagare la rata finale da 450 milioni del rinnovo. gr/AGIMEG