Gratta e Vinci, Saracchi (Dir. Giochi ADM): “Grazie a nuove tecnologie e cooperazione, resi inutili i furti dei tagliandi”. Il caso di Bologna. Il video

Emergono risvolti e conclusioni importanti dall’arresto del ladro di Gratta e Vinci che operava a Bologna, nel quartiere Bolognina. Nello specifico l’uomo, tra i 20 e i 30 anni, è accusato di aver effettuato quattro rapine tra agosto e novembre 2022: nel mirino, sempre i tagliandi del concorso a premi.

Ma la sua identificazione è stata possibile proprio grazie al tracciamento che viene effettuato al momento della riscossione della vincita. Le tecnologie offerte dal settore giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in collaborazione con la società pubblica Sogei il concessionario IGT, hanno infatti permesso di scoprire le ricevitorie dove i gratta e vinci venivano riscossi e, di conseguenza, risalire all’identità del responsabile.

Si tratta di una tecnologia avanzata al servizio di ADM, tramite la quale l’Agenzia può tracciare il cosiddetto “Id tecnico univoco” della App installata sul cellulare e l’Internet provider di chi cerca di validare il tagliando. Dall’incrocio dei dati, è poi possibile risalire a chi tenta di riscuotere i gratta e vinci e in quale esercizio commerciale.

A quel punto, i carabinieri del comando provinciale di Bologna hanno cominciato i pedinamenti e i sopralluoghi, fino all’arresto in flagranza del 30 novembre scorso mentre il malvivente tentava di rapinare una farmacia: avrebbe rubato denaro pari a circa 2.500 euro e gratta e vinci dal valore di mille euro.

Un’operazione congiunta tra istituzioni e forze dell’ordine che ha mandato un messaggio chiaro: è inutile rubare i gratta e vinci, in quanto al momento della riscossione della vincita tutti i movimenti sono tracciati e il ladro risulta quindi subito facilmente reperibile.

Un aspetto fondamentale che ha voluto sottolineare anche Stefano Saracchi, Direttore Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: “Su richiesta dell’autorità giudiziaria, mettiamo sempre a disposizione i nostri dati per contrastare i fenomeni illeciti nel settore del gioco. In particolare, disponiamo di un sistema informatico capace di acquisire i dati delle validazioni dei tagliandi attraverso l’applicazione di algoritmi”.

Ma come avviene materialmente questo monitoraggio? Sempre Saracchi ha spiegato: “La verifica dei tagliandi avviene per mezzo di smartphone utilizzando il relativo codice a barre. Siamo così in grado di tracciare l’ID univoco della App installata sui cellulari e l’IP di chi tenta la validazione dei tagliandi. Naturalmente questo ha comportato un grande lavoro di squadra tra Agenzia, Sogei e IGT”.

“Dal caso specifico di Bologna, abbiamo capito l’importanza di una cooperazione tra le istituzioni. Inoltre, è emerso chiaramente che la capacità di rintracciare e identificare chi tenta di commettere furti di tagliandi da gioco, servirà a scoraggiare sempre di più certi soggetti a commettere questo tipo di rapine”, ha concluso Saracchi.

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