“Bene la sentenza del TAR che dà ragione all’Amministrazione Comunale per l’ordinanza del luglio 2018 sugli orari che limitano l’apertura delle sale dedicate fino alle ore 18 e impongono lo spegnimento delle slot presenti nelle altri esercizi, come tabaccherie e bar, dalle 13 alle 19”. E’ quanto hanno detto a Firenze i consiglieri Grassi, Alberici e Verdi, che hanno presentato tema una domanda di attualità sul tema. “In questa direzione il nostro Gruppo ha lavorato in questi cinque anni, riprendendo un discorso iniziato nel Quartiere 5 e portato avanti anche nella scorsa consiliatura. Avevamo ragione noi, quando dicevamo che il Sindaco poteva e doveva osare di più, soprattutto in un campo di propria competenza quale quella, appunto, degli orari. Guardando indietro nel tempo e rispetto al nostro costante impegno, ci sono voluti anni per ottenere che l’Amministrazione decidesse di fare sul serio contro la piaga della dipendenza da gioco e approvasse finalmente, nel 2017, un regolamento che viene incontro non più solo e sempre alla libertà di iniziativa economica ma, finalmente, anche a chi si ritrova vittima del gioco”, hanno detto. “Quindi, pur plaudendo alla sentenza, che rafforza i poteri sanzionatori – concludono i consiglieri – riteniamo necessario fare ancora di più. Visto, per esempio, che la periferia continua a mostrare una eccessiva concentrazione di sale dedicate e di macchinette negli altri esercizi, bisognerebbe innanzitutto analizzare e mappare di più e meglio il fenomeno, anche con l’aggiornamento dello studio dell’Università di Firenze consegnato all’Amministrazione Comunale nel 2017 e richiamato nella sentenza. Ma non solo. Si potrebbero utilizzare per attività di prevenzione i proventi delle sanzioni, come quest’Amministrazione ha dichiarato più volte di voler fare. E ancora: dare impulso alla nascita dell’Osservatorio Comunale e, non ultimo, cercare il modo di introdurre nuove limitazioni, oltre a quelle della distanza dai luoghi sensibili”. cdn/AGIMEG