Regioni vs Governo: 13 presidenti di Regioni e Province Autonome scrivono a Conte e Mattarella: “Necessario riconoscere a Regioni possibilità di applicare regole meno stringenti di quelle nazionali e facoltà di calibrare aperture delle attività”

Si sta sempre più delineando uno scontro tra Regione e Governo, dove se da una parte c’è il premier Conte che con l’ultimo DPCM si è attirato non poche critiche, dall’altra ci sono molti governatori che hanno già firmato ordinanze di aperture “extra DPCM” o le hanno annunciate. Ieri 13 presidenti di Regioni e Province Autonome hanno scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ed al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo di riavviare le attività produttive allentando i vincoli dell’isolamento sociale in totale sicurezza. Secondo i presidenti di regione, il DPCM del 26 aprile non è dotato “della necessaria flessibilità capace di riconoscere alle Regioni – laddove la situazione epidemiologica risulti migliorata e i modelli previsionali di contagio in sostenuta decrescita – la possibilità di applicare nei loro territori regole meno stringenti di quelle previste a livello nazionale (…). Si ritiene che un tanto sia conseguibile con riconoscimento alle singole Regioni della facoltà di calibrare le aperture delle varie attività produttive”. Tra i presidenti che hanno firmato la lettera, anche Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, che ha aggiunto : “n on credo ci sia nulla da impugnare. Le Regioni non hanno impugnato il Decreto di marzo, che a mio avviso aveva molti profili di illegittimità costituzionale. Fossi il Governo eviterei anche solo di immaginare provvedimenti analoghi verso le Regioni (…).Se il ministro per gli Affari regionali si rendesse conto che la maggior parte delle Regioni, con colori politici molto diversi, ha scelto una strada di applicazione lievemente difforme dal Governo nazionale, si renderebbe conto che a essere fuori strada è il Governo e non le Regioni che rappresentano la maggior parte dei cittadini di questo Paese”. Ieri sera infatti, durante il Cdm, l’esecutivo ha discusso a lungo sull’ordinanza della Calabria con cui la governatrice Jole Santelli autorizza da domani la riapertura di bar e ristoranti ma solo con tavoli esteri, dei mercati e dà il via libera agli sport individuali. Il Governo starebbe pensando ad una diffida dell’ordinanza, primo passo che precede l’impugnativa. Non si è fatta attendere la risposta del ministro Boccia: “Spero che nessuno soffi sul fuoco. Tutte le Regioni che hanno scritto al Quirinale, hanno avuto dallo Stato un sostegno senza precedenti”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera. lp/AGIMEG