Via alla ripartenza, a partire dal 18 maggio, di bar e ristoranti, negozi di abbigliamento, parrucchieri e centri estetici. Tra giovedì e venerdì, sulla base dei dati del monitoraggio, arriveranno le linee guida per garantire a ogni attività di ripartire nella massima sicurezza e le differenziazioni territoriali a seconda dell’andamento della curva del contagio. In caso di risalita, il governo potrà intervenire per disporre nuove chiusure. Restano fuori per il momento i cinema, i teatri, i concerti, le palestre e le piscine, tutte attività per le quali il rischio di assembramento è ancora troppo alto. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro tra governo e Regioni. Le linee guida e i protocolli di sicurezza saranno indicati per ogni attività, viene spiegato, perché possano riaprire nella massima sicurezza. “Inizia la fase della responsabilità per le Regioni”, ha sottolineato il ministro delle Autonomie Francesco Boccia. Le Regioni potranno riaprire in autonomia le attività a partire dal 18 maggio ma il governo avrà la possibilità di intervenire nel caso in cui, in base all’andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute, fosse necessario bloccare una nuova diffusione del virus. Gli interventi saranno tempestivi, viene spiegato, in stretto contatto tra governo e regioni. Ad attendere i protocolli di sicurezza del Comitato Scientifico e dell’Inail, previsti tra giovedì e venerdì, sono anche i gestori di sale giochi ed imprese impegnate nei settori scommesse, bingo e slot. Le regioni avranno comunque la possibilità di discostarsi dal quadro nazionale non più solo per restringere. lp/AGIMEG