“Abbiamo una Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive del 2014, a cui l’Italia ha dato esecuzione con una legge del 2019, in cui le parti contraenti si impegnano a tutelare l’integrità dello sport contro la frode sportiva. Qui è prevalente l’aspetto di tutela educativa”. E’ quanto ha detto Francesco Goisis, professore di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale all’Università degli studi di Milano Statale, in audizione in Commissione Affari costituzionali del Senato sui ddl cost. 747 e 2262 (sport in Costituzione).
“Vorrei ricordare una norma importante del Codice Civile. L’articolo 1933 non dà titolo alle obbligazioni che nascono dal gioco o dalla scommessa. Tuttavia, l’articolo 1934 riconosce piena rilevanza giuridica alle scommesse sportive lecite e nella relazione al Codice Civile si dice questo è finalizzato a stimolare la passione per le competizioni sportive”, ha aggiunto.
“Sia a livello internazionale, sia a livello di legislazione nazionale, gli elementi della tutela della salute, della lotta al doping e della funzione educativa sono sempre presenti”, ha concluso. cdn/AGIMEG
