Al centro dei lavori della Giunta provinciale di oggi naturalmente ancora la pandemia e le misure adottate ieri dall’Esecutivo per far fronte al nuovo quadro epidemiologico. Prima di entrare nel merito dell’Ordinanza nr. 34 adottata ieri il presidente della Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha passato la parola all’assessore alla salute, Thomas Widmann, per l’illustrazione della situazione sanitaria ed i motivi che hanno portato all’adozione delle misure deliberate ieri.
L’assessore alla salute, Thomas Widmann, ha evidenziato come la curva epidemiologica in Alto Adige attualmente si stia presentando meno ripida rispetto alle settimane precedenti, ma comunque in salita.
L’incidenza settimanale provinciale attualmente risulta paragonabile a quella di Germania o Svizzera, con importanti variazioni tra i singoli Comuni. Il dato è di 430 casi per 100.000 abitanti nella media settimanale, mentre alcuni Comuni hanno raggiunto valori sensibilmente più alti che si affiancano ad un tasso di vaccinazione inferiore. Così a Rodengo, ad esempio, l’incidenza attuale risulta essere di 2.900, con solo il 58% della popolazione vaccinata. Ancora minore è il tasso di vaccinazione a Rio di Pusteria (43%), dove l’incidenza settimanale è a quota 676.
“Un lockdown generalizzato, come in Austria, comporterebbe enormi costi e restrizioni alla libertà e deve rimanere un rimedio estremo in casi di assoluta emergenza, per evitare il collasso imminente del sistema sanitario”, ha ribadito l’assessore nel corso della conferenza stampa.
Dato che l’obiettivo resta quello di prevenire il sovraccarico delle strutture sanitarie, le attuali restrizioni previste per una ventina di Comuni (Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello-Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva, Rio di Pusteria) e in vigore da domani (24 novembre) saranno introdotte solo laddove un’alta incidenza si affianca ad un basso tasso vaccinale. “Dove vi sono molti non vaccinati, il rischio di avere decorsi gravi ed ospedalizzazioni è nettamente superiore”, ha sottolineato Widmann, che infine ha ricordato come sia importante procedere rapidamente con le terze dosi in tutto il territorio provinciale ed ha ringraziato la popolazione per l’alta adesione dei giorni scorsi.
Ha quindi ripreso la parola il presidente Kompatscher il quale ha sottolineato “Le misure, sia a livello provinciale che comunale, sono state emanate sulla base delle indicazioni del Ministero della salute e ci consentono di intervenire tempestivamente per far fronte ai cambiamenti dei dati epidemiologici”. Ricordiamo che le misure riguardano l’utilizzo della mascherina all’aperto su tutto il territorio provinciale, dove non si può garantire il distanziamento di un metro, la mascherina FFP2 nei mezzi pubblici e la sospensione delle discoteche e sale da ballo. In relazione ai 20 Comuni con dati particolarmente alti sono inoltre previste le chiusure dei locali alle 18, per il “coprifuoco” tra le ore 20 e le 5 del mattino con la sospensione di tutti gli eventi pubblici.
“Crediamo che con lo sforzo di tutti attraverso le vaccinazioni e con il rispetto delle regole potremo evitare ulteriori misure. Dovremo valutare, di volta in volta, l’evoluzione dei dati per adottare le misure più adeguate. Salutiamo con grande favore – ha proseguito Kompatscher – il fatto che il Governo ha deciso che la dose booster possa essere effettuata già dopo 5 mesi della vaccinazione. Auspichiamo altresì l’introduzione del Super Green Pass solo per persone vaccinate o guarite allo scopo di garantire la libertà di movimento anche in base alle attese della maggioranza della popolazione. Speriamo che i 14 giorni previsti per l’adozione di queste misure più severe, nei nostri 20 Comuni, siano sufficienti a ridurre la curva dei contagi, per evitare un lockdown generalizzato, proteggere le strutture sanitarie dalla quarta ondata e garantire il mantenimento delle attività economiche e sociali durante i prossimi mesi invernali”. cdn/AGIMEG