Giuliano Frosini (IGT): “L’accordo tra Stato e Regioni, in tema di gioco pubblico, va trovato altrimenti ci sarà la deriva proibizionistica che storicamente è un fallimento”

“L’industria dei concessionari del gioco pubblico guarda con grande favore alla prospettiva di avere finalmente un riordino. Sono diversi anni che si cerca di andare in questa direzione soprattutto per la tutela della filiera. I concessionari sono disposti ad affrontare regole stringenti se però si riesce ad avere una stabilità normativa”. È quanto ha detto Giuliano Frosini, Senior Vice President Institutional Relations, Public Affairs and Media Communication di IGT durante il seminario “Il settore dei giochi e i nodi regolatori. Il riordino del territorio” organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e powered by IGT.

“Da tanti anni il sistema italiano ha appaltato la gestione di alcuni settori alle Agenzie indipendenti, nel caso del gioco è ADM. Questa agenzia rappresenta un’eccellenza in Italia. La riserva statale va adottata nel tema del gioco, come avviene in altri settori. L’accordo tra Stato e Regioni va trovato, altrimenti si va verso il proibizionismo che ha dimostrato storicamente di non funzionare.

Se per legge si decide di chiudere il settore, la propensione a giocare rimarrà comunque e ovviamente si sposterà verso canali illegali. Sono 20 anni che va avanti questo dibattito e quindi ciò evidenzia che non è un problema di Governo o di colore del partito al potere.

Credo che serva essere consapevoli di un aspetto: non si può scambiare la canalizzazione del consenso sulla tutela dei consumatori. Non si può fare politica sulla pelle del gettito erariale, bisogna contemperare gli interessi. È questo il punto su cui è necessario partire”. ac/AGIMEG