“I dati presentati sono reali: cresce la raccolta e si riduce l’introito erariale. La Legge Delega prevede interventi che arrivino a un riequilibrio. Ci sono delle motivazioni se sulle scommesse è stato previsto un criterio fiscale diverso da quello degli apparecchi. E sono ragioni tecniche basate su differenti meccanismi di gioco. Ma questo è un segnale di come sia importante arrivare al completamento del riordino. Il mio ufficio è l’unico, in Adm, che si occupa sia del fisico che dell’online. Sull’online abbiamo fatto dei passi importanti”. E’ quanto ha sottolineato Antonio Giuliani, Dirigente Ufficio Gioco a distanza e scommesse – Direzione Giochi ADM, presso la Sala Matteotti della Camera, durante il convegno “Stati generali del gioco – La riforma nasca dal confronto e rimetta al centro la tutela della persona”
“Primo di tutti il principio del rispetto della salute del giocatore e del contrasto al gioco patologico. C’è un intero articolo dedicato al contrasto al gioco patologico. Abbiamo partecipato a un incontro molto importante a Birmingham insieme agli altri regolatori del gioco e abbiamo scoperto che in Italia siamo all’avanguardia. Con le nuove concessioni che sono in fase di affidamento, per la prima volta sono previsti investimenti obbligatori da parte dei concessionari per il gioco responsabile. Proprio da questo punto di vista sono arrivate proposte interessanti nelle buste tecniche presentate dai concessionari. Gli interventi in materia vanno scelti “tra le migliori best practice in Europa”. Abbiamo scoperto che le migliori sono proprio quelle italiane. Il che non vuol dire che non si possa anzi non si debba fare di più”, ha aggiunto.
“Come Agenzia delle Dogane e Monopoli, ogni giorno che usciamo a fare controlli troviamo degli apparecchi irregolari. Ed è chiaro che dove viene ristretto lo spazio per il gioco pubblico legale, il gioco non sparisce ma va da un’altra parte. Quando alcuni anni fa si verificò lo scandalo dei calciatori che scommettevano, il problema non era che quei giocatori avessero scommesso su siti illegali e nemmeno quali sanzioni andassero a subire. Nessuno si poneva il problema che questi personaggi avevano giocato con operatori illegali”, ha concluso. gpm/AGIMEG