Gioco pubblico: l’attuazione della Delega Fiscale alla sfida della sostenibilità del nuovo assetto distributivo del comparto

Il Bilancio di Sostenibilità 2022 conferma l’importanza del Comparto del Gioco Pubblico registrato negli anni di funzionamento del sistema concessorio non inquinati dagli effetti del lock down.

In particolare, anche con le sue specificità di periodo, il Bilancio di Sostenibilità fornisce indicazioni importanti e precise in questa fase in cui il Governo è chiamato a dare attuazione alla Delega Fiscale ed in particolare al suo articolo 13 che riguarda il comparto.

Le parole “razionalizzazione”, “concentrazione” e “specializzazione” spese nel testo della Delega per descrivere i criteri ispiratori del nuovo disegno distributivo non sono state modificate in sede parlamentare per la forzatura con la quale sono stati zittiti tutti gli emendamenti proposti, nonostante le osservazioni formulate dalle associazioni di categoria in sede di audizione in Commissione Finanze della Camera nella fase di discussione del testo.

I dati del Bilancio di Sostenibilità dicono a chiare lettere che la rete distributiva terrestre degli esercizi generalisti (dei bar e dei tabacchi per intendersi) è protagonista tra le altre reti nel consentire il perseguimento degli interessi costituzionali sottesi all’esistenza dell’offerta pubblica di gioco.

Ridurre, comprimere, limitare o in qualche modo penalizzare la sua presenza oggi radicata sui territori significa compromettere gli interessi costituzionali della tutela della salute dell’utente e della fede pubblica (realizzata con un’offerta misurata e controllata dallo Stato e gestita da operatori esperti), della tutela dell’ordine pubblico sui territori come la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose (con la presenza effettiva visibile ed efficace), del gettito erariale (che si ricorda essere di emersione) dell’occupazione (assicurata ad oggi nei fatti in ogni parte d’Italia).

 La rete generalista è protagonista nelle 4 leve di azione del comparto:

Responsabilità, Legalità, Fiscalità e Occupazione.

I dati del Bilancio di Sostenibilità lo dimostrano.

A pagina 74 ci sono le conclusioni sul tema della Responsabilità.

La Responsabilità è intesa quale forma di tutela della salute dell’utente così come della fede pubblica.

Le leve per la tutela dell’utente che vedono il comparto impegnato direttamente sono diverse (tecnologia, informazione, registro di autoesclusione) ma tra queste mi colpisce il dato della necessità di avere a terra un’offerta pubblica di prodotti misurati e controllati dallo Stato, che solo un’equilibrata distribuzione dei punti di gioco tra rete specializzata e generalista può assicurare.

E colpisce il dato che già operatori dotati di grandi capacita di gestione e distribuzione di prodotti sensibili quali tabacco, alcolici e super alcolici.  Ed a ben vedere sono le grandi capacità messe in campo dalla rete generalista che potrebbe essere anche ulteriormente qualificata con processi di formazione realmente efficaci.

Nel Retail degli 85.000 punti sul territorio, circa 75.00 sono della rete generalista di bar e tabacchi, di cui 41mila di bar esercizi pubblici.

Di questi, nella verticale degli Apparecchi, dei 53.000 punti, circa 49mila sono riferiti alla rete generalista di bar e tabacchi, di cui circa 38mila di bar e pubblici esercizi.

Vi è poi la proposta di valutazione di un sistema per le nuove realtà che consente di assicurare una presenza qualificata e capillare sul territorio ma anche di tenere sotto controllo la dimensione e la numerosità dell’offerta.  Questo sistema è in linea con esperienze simili quali quella dei tabacchi e si appoggia a criteri di distanze tra punti (e non da luoghi sensibili) calibrate in ragione della popolazione.

A pagina 78 ci sono le conclusioni sul tema della Legalità.

La Legalità è intesa in senso ampio: dal presidio dei territori, alle attività di compliance poste in essere nell’esercizio dell’attività con il rispetto della normativa antiriciclaggio, della tracciabilità dei flussi finanziari, della trasparenza dei soggetti coinvolti per contrastare il fenomeno delle infiltrazioni.

Ma il contrato all’illegalità è attuato principalmente dal presidio del territorio con una presenza effettiva dell’offerta di Stato. Non si può prescindere dal presidio del territorio se si vuole fare il contrasto all’illegalità.

Il presidio del territorio è assicurato in larga parte dalla rete generalista dei pubblici esercizi. Lo dice il dato del numero dei comuni presidiati.

I Comuni in Italia sono 7.901

Quelli con pubblici esercizi o tabaccherie \ ricevitorie con apparecchi sono 6.044

Quelli con sale con apparecchi da intrattenimento: 1.759

Quelli con negozi scommesse: 1.460

Quelli con punti scommesse: 1.889

Quelli con Sale Bingo: 137

A pagina 81 ci sono le conclusioni sul tema della Fiscalità.

La Fiscalità prende in considerazione diversi aspetti: dal gettito erariale generato dal comparto per l’esercizio delle attività di gioco, alla fiscalità ordinaria generata dalle aziende per imposte dirette ed indirette.

Facendo un focus specifico sul gettito erariale da emersione riveniente dal gioco regolamentato nella sua interezza emerge che la gran parte di questo è generato a tutt’oggi per dal retail.

Rispetto al gettito erariale complessivo (prelievi ed utili erariali, imposta unica, prelievi sulle vincite) riveniente dall’intero comparto del gioco pubblico, pari nel 2022 a circa 11,2 miliardi di euro, il gettito erariale complessivo generato dal retail è di circa 10,2 miliardi di euro, che corrisponde a circa il 91%.

Il gettito erariale riveniente dal retail è a sua volta generato per larga parte dalla verticale distributiva degli Apparecchi stimabile in circa 5,9 miliardi milioni di euro, circa il 53% del totale dei prelievi del 2022.

Il gettito erariale riveniente dagli Apparecchi è quello a sua volta generato per larga parte dalla verticale distributiva degli Apparecchi collocati presso la rete generalista che è stimabile in circa 3,1 miliardi di euro, percentuale di quasi il 20% del totale dei prelievi del 2022 (da bar, esercizi pubblici ed altri esercizi commerciali per oltre  2,9 miliardi di euro e da tabaccherie e ricevitorie per circa 500 milioni di euro).

A pagina 82 ci sono le conclusioni sul tema dell’Occupazione.

Qui il bilancio mette in risalto il fatto che i livelli occupazionali più elevati sono assicurati dalla rete del territorio ed in particolare dalla rete generalista e da tutta la sua filiera.

Del numero riferito all’intero comparto di 150.000 lavoratori:

oltre 140.000 sono relativi al canale retail;

di questi, oltre 42.500 sono relativi alla verticale distributiva degli apparecchi;

di questi, oltre 19.000 sono relativi ai punti generalisti costituiti dagli esercizi pubblici e commerciali,

oltre 5.000 nelle tabaccherie e ricevitorie,

oltre 18.000 nelle sale specializzate con apparecchi.