Gioco pubblico e antiriciclaggio: gli interventi di Albano (MEF), Del Barba (Comm. Finanze Camera) e Scurria (Comm. Politiche UE Senato) su normativa nazionale ed europea

Si è tenuto oggi il talk “Rafforzare la lotta al riciclaggio di denaro: le nuove sfide tra normativa nazionale ed europea”, organizzato dalla testata The Watcher Post. L’incontro ha voluto analizzare le nuove sfide legate al recepimento della riforma del sistema di antiriciclaggio dell’UE nel nostro Paese, in modo da raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Legislatore europeo.

A introdurre i lavori Lucia Albano, sottosegretario al MEF: “Abbiamo approvato ieri alla Camera la legge delega fiscale, un passo molto importante che coinvolge anche la lotta al riciclaggio e all’evasione. Con questa legge delega vogliamo dare semplificazione e certezza normativa anche su questi temi. Ci sono sicuramente alcuni settori su cui porremo particolare attenzione e il gioco d’azzardo rientra sicuramente tra questi settori che meritano particolare interesse”.

“In materia di antiriciclaggio l’Italia può insegnare tante cose agli altri Paesi, siamo da sempre in prima fila e tra i paesi più attivi in questa materia. L’Italia ha le carte in regola per fare da capofila in questo settore, siamo un’eccellenza. Antiriciclaggio e antiterrorismo hanno sempre bisogno di essere aggiornate da un punto di vista normativo. Nel settore del gioco spesso le norme locali hanno ottenuto risultati controproducenti, è un’industria che va tutelata”, il commento invece di Mauro Del Barba, segretario Commissione Finanza della Camera.

Parola poi anche a Marco Scurria, segretario Commissione Politiche UE al Senato: “Nella lotta al riciclaggio di denaro l’Italia è un esempio in Europa, una ulteriore direttiva europea potrebbe creare problemi a un sistema che già funziona. Il settore del gioco è particolare, il non-legale è dietro l’angolo, stringere ulteriormente il settore con nuove norme rischia di incentivare l’illegale. Non abbiamo bisogno di una direttiva europea che ci complicherebbe la vita, in Italia siamo già a posto”. lb/AGIMEG