Una ventina di arresti e 41 perquisizioni sono il risultato dell’inchiesta della Procura di Torino chiamata “Big Bang”, iniziata la notte scorsa ed eseguita tra Torino e la Calabria. L’indagine ha ricostruito casi di estorsione a imprenditori vittime di usura ed indebitate per aver frequentato locali di gioco gestiti da cosche mafiose. “Un’articolazione della ‘ndrangheta attiva prevalentemente a Torino, collegata con le strutture calabresi e dotata di propria autonomia e capacità d’azione”. E’ quanto emerge dall’ordinanza di arresto di 20 persone affiliate alla ‘ndrangheta e ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata alle estorsioni, usura, traffico di droga e gestione di bische clandestine. Agli indagati è anche contestato il reato di gestione di luoghi per il gioco d’azzardo. lp/AGIMEG