La Spagna ha inviato alla Commissione Europea un nuovo progetto di legge riguardante “DECRETO LEGGE XX/2020, del 28 luglio, che modifica la legge 22/2010, del 20 luglio, del Codice del consumo della Catalogna, per migliorare la protezione dei consumatori nelle relazioni digitali e la protezione dei gruppi vulnerabili in termini di giochi d’azzardo e pubblicità e giochi attraverso i social network”. Nel Capitolo I “Disposizioni generali” della normativa vengono definiti alcuni aspetti della società dell’informazione, in particolare piattaforme digitali, motori di ricerca, mercato online o social network; sono stabiliti obblighi comuni per le piattaforme e i servizi online. Il Capitolo II “Rivendita di biglietti per spettacoli ed eventi sportivi” stabilisce gli obblighi per le informazioni e le pubblicità dirette al consumatore; stabilisce il limite del 25% del margine economico applicabile alla rivendita e il divieto di vendere biglietti se sono stati acquisiti utilizzando meccanismi automatici per evitare le restrizioni all’acquisto imposte dall’organizzatore. Con il Capitolo III “Promozione, pubblicità e requisiti del gioco d’azzardo” vengono stabiliti obblighi di informazione e pubblicità e l’obbligo di verificare l’età del giocatore, il divieto di offrire regali o vantaggi economici se comportano una spesa per il consumatore. Il Capitolo IV “Pubblicità e comunicazioni commerciali attraverso social network e siti Web” stabilisce gli obblighi di informazione nella pubblicità “sotto copertura” attraverso i social network, in particolare giochi destinati ai bambini. Tale normativa nasce dalla necessità di regolare aspetti che la realtà economica ha reso sostanziali, soprattutto a causa della pandemia di COVID-19 e delle sue misure associate, che hanno portato ad un aumento esponenziale del problema dei contenuti online, dell’attività delle piattaforme digitali, commercio elettronico, gioco d’azzardo online o comunicazioni pubblicitarie e commerciali attraverso i social network; soprattutto quello rivolto ai gruppi più vulnerabili come bambini e giovani. cdn/AGIMEG