“La Commissione prende atto delle preoccupazioni degli onorevoli parlamentari. La Commissione ha integrato norme quali la Direttiva sui servizi di media audiovisivi, il Regolamento generale sulla protezione dei dati, la Direttiva sulle pratiche commerciali sleali e altre norme settoriali con la Proposta di legge sui servizi digitali (DSA). Il DSA non definisce ciò che è illegale, ma copre la pubblicità illegale attraverso misure come obblighi di avviso e azione o ordini delle autorità. Impone misure di trasparenza nei confronti degli utenti per gli annunci pubblicati su piattaforme online e misure di trasparenza e controllo potenziate per piattaforme online di grandi dimensioni. Il DSA introduce l’obbligo di affrontare i rischi di diffusione di contenuti illegali, impatti negativi su alcuni diritti fondamentali e manipolazione intenzionale dei sistemi con effetti negativi per la politica pubblica relative alla salute pubblica, ai minori, al discorso civico, ai processi elettorali e alla sicurezza pubblica. Ciò copre anche i sistemi pubblicitari delle piattaforme online. Un nuovo meccanismo di governance dell’UE garantisce la supervisione degli obblighi”. Questa la risposta del Commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, all’interrogazione presentata dalle europarlamentari Adriana Maldonado López (S&D) e Clara Aguilera (S&D) riguardante la pubblicità di giochi online sui profili dei social media. “Se il contenuto viola i diritti dei consumatori concessi dalla legislazione dell’UE, le autorità per la protezione dei consumatori degli Stati membri possono in casi specifici, in conformità con il regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori, rimuovere i contenuti, limitare l’accesso o visualizzare avvisi. Per quanto riguarda il contenuto che di per sé non è illegale, le parti interessate concordano sul fatto che non dovrebbe essere soggetto a obblighi di rimozione, poiché ciò avrebbe gravi implicazioni per la protezione della libertà di espressione. Il DSA impone obblighi di processo a seguito della rimozione del contenuto, anche quando questo segue i termini e le condizioni del fornitore di servizi”, aggiunge. cdn/AGIMEG