Gioco online: all’Erario 305 milioni di euro nel 2017. Gettito più che doppio rispetto a Francia e Regno Unito

In Italia, il gioco online ha iniziato a svilupparsi dal 2012. Dal 2013 al 2017 la spesa è passata da 725 milioni di euro a circa 1,4 miliardi di euro, con le entrate erariali che ne hanno beneficiato, passando da 183,5 milioni di euro a 305,0 milioni di euro, con un incremento pari al 66,3%. E’ quanto emerge dal Rapporto “Il settore del gioco online: confronto internazionale e prospettive”, presentato alla Luiss e realizzato da Deloitte Financial Advisory e Casmef (Centro Arcelli per gli Studi Monetari e Finanziari).
Il comparto dei giochi di abilità e dei casinò online nel 2017. La spesa nel 2012 è stata pari a 470 milioni di euro ed è passata a 720 milioni nel 2017. Elevato il payout che nel periodo considerato ha oscillato fra il 96,3% e il 96,5%. Per quanto riguarda le entrate erariali, lo Stato ha incassato mediamente 113 milioni di euro all’anno nel periodo, raggiungendo il picco di 145 milioni di euro nel 2017.
Anche il comparto scommesse online presenta degli elementi di eterogeneità al suo interno. La voce principale è composta dalle scommesse tradizionali a quota fissa sportive e ippiche, ma una parte del mercato (circa il 17%) è rappresentata dal betting exchange e dalle scommesse virtuali. La spesa dei giocatori è passata da 208 milioni di euro nel 2013 a 590 milioni di euro nel 2017, facendo registrare un incremento del 183%.
Uno dei fattori di successo dell’andamento dei volumi di gioco del comparto scommesse online è senza dubbio l’elevato livello del payout, che negli ultimi tre anni ha subito un incremento notevole passando dall’84,5% del 2013 al 91,5% del 2017. Infatti, nonostante l’aliquota sia passata da circa il 30% del 2015 al 21,7% del 2017, le entrate erariali sono complessivamente aumentate raggiungendo l’importo di 128 milioni di euro nel 2017 contro gli 88 milioni del 2015. Per le Lotterie online (giochi numerici a totalizzatore, il Lotto e le lotterie istantanee) dal 2013 al 2017 la spesa dei giocatori è passata da 13,6 a 38 milioni di euro, crescendo mediamente di circa il 30,3%. A causa dell’incremento della raccolta, le entrate fiscali complessive sono passate da 9,3 milioni di euro del 2013 a 25 milioni di euro del 2017, facendo registrare un incremento medio annuo di circa il 28,0%. Il contributo del gioco online sul totale delle entrate fiscali dal settore dei giochi è di circa il 3% (rispetto ad una penetrazione della raccolta online sulla raccolta totale pari al 7.2%). I giochi offline hanno invece generato circa 9,5 miliardi di euro per l’erario nel 2017 (pari a circa il 2% del totale delle entrate tributarie nell’anno). L’Italia presenta un gettito più che doppio rispetto a Francia e Regno Unito e pari a quasi quattro volte quello di Spagna e Germania. lp/AGIMEG