“Rispetto ad entrambe le rilevazioni la variazione è attribuibile al Ministero dell’Economia e delle Finanze, in particolare alla voce Servizi finanziari, quantificata in sede previsionale dal Dipartimento delle finanze in coerenza con le risorse finanziarie disponibili. Tuttavia, nella presente fase di rilevazione la consistente diminuzione, registrata per tale voce dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, si riferisce alla decisa contrazione dell’erogazione degli aggi ai concessionari per la brusca riduzione della fruizione dei giochi e delle lotterie istantanee durante il periodo di lockdown per il Covid -19”. E’ quanto emerge dal Budget rivisto aggiornato alla Legge di assestamento 2020 pubblicato dalla Ragioneria dello Stato. Una conferma della sopraggiunta contrazione del mercato del gioco legale conseguenza del lockdown imposto dal governo per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19. L’indicazione così presentata – afferma l’associazione Sapar – dovrebbe richiamare al buon senso l’attività di quella classe politica che, nonostante l’emergenza non ha perso occasione per sferrare l’ennesimo attacco incondizionato al settore del gioco pubblico. Un comparto, è bene ricordare, affatto impermeabile agli effetti della crisi socio-economico come tutti gli altri settori produttivi del Paese. I mancati proventi, dovuti alla chiusura forzata delle attività, per le imprese del settore del gioco legale si sono colpevolmente prolungati, in quanto pur avendo classi di rischio minori ad altre attività commerciali, la loro riapertura è stata posticipata senza valide motivazioni. Un atto discriminatorio perpetrato da alcune giunte regionali che, complice la mancanza di un quadro normativo omogeneo su scala nazionale, hanno potuto legiferare sulle ormai note basi pregiudiziali, aggravando conseguentemente il contesto economico nel quale le imprese del settore operano – aggiunge Sapar. L’evidente contrazione del mercato del gioco legale deve alimentare un dibattito politico improntato sull’analisi critica e non stereotipata di una realtà complessa, affinché vengano date risposte concrete alle necessità di un settore che ha visto ridursi ai minimi termini le possibilità di continuare la propria attività. Un comparto provato particolarmente dall’impulsività normativa degli ultimi anni, che è confluita verso una condanna indiscriminata e ha compromesso fortemente l’operatività della filiera e la sua capacità occupazionale. Le attività del settore del gioco legale hanno lo stesso diritto, al pari degli altri settori produttivi del Paese, di ricevere sostegno e considerazione dal sistema politico per far fronte all’attuale crisi economica – conclude Sapar. cdn/AGIMEG