Gioco legale, Congedo (Seg. Reg. Puglia Fratelli d’Italia) ad Agimeg: “Il settore vittima di campagne diffamatorie di alcune forze politiche. In Puglia le imprese del gioco massacrate da distanziometri e mancato acceso ai fondi regionali”

“In Puglia nei confronti del gioco legale vi è un misto tra pregiudizio ideologico e ipocrisia. Un pregiudizio su cui alcune forze politiche hanno condotto campagne diffamatorie nei confronti del comparto, indicandolo come la causa di tutti i mali della nostra regioni, ipocrisia invece quando il settore viene utilizzato come bancomat”. E’ quanto afferma Erio Congedo (segretario regionale Puglia Fratelli d’Italia) nel corso della diretta Facebook con il direttore di Agimeg, Fabio Felici, in cui si è discusso ancora una volta il provvedimento della Regione Puglia che esclude le aziende di gioco dai fondi regionali.

“Il caso dell’esclusione dai finanziamenti previsti dalla regione per la ripartenza non è unico. Ricordiamo come anche sul distanziometro si è avviata una battaglia molto dura con una norma scaduta che non si voleva prorogare nonostante vi fossero le condizioni. Si parla tanto di norme per la ripresa, di potenza di fuoco, ma i dati dicono tutt’altro, non vi è alcun impegno per far ripartire gli imprenditori del gioco legale.

Siamo in una regione in cui tra gli anni 80 e 90 c’è stata una forte aggressione da parte della criminalità organizzata, che aveva interesse nel gioco illegale. Quando si criminalizza il gioco d’azzardo, non si comprende che gli imprenditori devono rispettare le regole, con un alto livello di controllo, e per questo devono essere trattati come altri imprenditori, in quanto producono Pil, posti di lavoro – fino a 20 mila solo in Puglia – per cui immaginare norme frutto di pregiudizio ideologico è quanto di più sbagliato ci possa essere. Aggiungo che importanti magistrati del territorio, da sempre impegnati nel contrasto a criminalità organizzata, hanno sottolineato come il gioco legale sottragga spazio e denaro alla criminalità. Per questo motivo il comparto merita rispetto e le stesse attenzione degli altri settori economici”, afferma Congedo.

Ma c’è speranza che il grido d’allarme degli imprenditori del gioco pubblico possa venire accolto? “Questi provvedimenti di sostegno all’economia non transitano dal Consiglio regionale, ma vengono adottati dalla Giunta. Possiamo però fare attività di pressione di carattere politico, affinché il governo regionale riveda la sua posizione, incompatibile con la normativa europea, in quanto non è vero che le direttive Ue escludono le aziende di gioco da finanziamenti pubblici”, sottolinea Congedo, che rincara la dose: “La Commissione europea ci dice che il Pil calerà dell’11%, Bankitalia che il reddito delle famiglie sta crollando, l’Istat che il 38% delle aziende è a rischio chiusura, l’Ocse che la disoccupazione aumenta, è un bollettino di guerra. Allora non capisco perché una comparto che contribuisce al Pil e coinvolge 150 mila addetti nel Paese non debba essere sostenuto al pari di altri imprenditori del territorio. Il sistema del gioco legale rientra nel modello concessorio, che pone controlli assolutamente stringenti nei confronti del settore. Eliminare il gioco legale arricchisce soltanto la criminalità organizzata”, conclude il segretario regionale Puglia Fratelli d’Italia. cr/AGIMEG