A Prato, il maxiprocesso alla mafia cinese è stato rinviato dopo che i giudici hanno accolto le istanze di legittimo impedimento presentate dagli avvocati di alcuni dei 55 imputati accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere anche di stampo mafioso, riciclaggio, traffico e spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, immigrazione clandestina, gioco d’azzardo e illeciti fiscali e tributari.
Per l’avvio del dibattimento si dovrà aspettare la prossima udienza. Il processo è frutto dell’inchiesta ‘China truck’ del 2018, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze e condotta dalla Squadra mobile di Prato. L’organizzazione aveva tre basi: la principale a Prato, le altre a Roma e a Firenze – riporta Notizie di Prato.
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