Relazione tecnica maxi-emendamento: sovrastimata crescita entrate Erariali da awp e gioco online

Ci risiamo, quando il Governo ha bisogno di fare cassa, ricorre sempre anche ai giochi. Con il maxi-emendamento presentato ieri sera e studiato per evitare la procedura d’infrazione da parte dell’UE, il Governo ha ritoccato Preu ed abbassato il payout per slot e vlt, alzato la tassazione per gioco online, scommesse sportive e virtuali ed abbassato l’aggio per i rivenditori dei Gratta e Vinci. E per giustificare questa ennesima stangata, i tecnici hanno elaborato una relazione che però presenta, per usare un eufemismo, qualche anomalia.
Parlando delle awp, la relazione tecnica sottolinea che la raccolta nel 2017 è stata di 25,4 miliardi di euro, mentre le stime per il 2018 parlano di entrate per 24,1 miliardi, un valore quindi in calo del -5,1%. Ma per il 2019, sembra che l’emorragia sia destinata a frenare, visto che, sempre nella relazione, si stima una diminuzione della raccolta di appena l’1%. Si tratta di un dato che però non mette evidentemente in conto tanti altri fattori che porteranno invece a rivedere le stime molto al ribasso. Prima di tutto, non si capisce come mai un settore che ha visto, tra la fine del 2017 ed i primi mesi del 2018, un taglio del 35% del proprio parco macchine, possa non solo non confermare il proprio trend negativo, riproponendo quindi un nuovo calo del 5%, ma addirittura frenarlo e porsi in controtendenza, arrivando ad un decremento di appena l’1%. E non si capisce anche perché il settore delle awp è sicuramente quello più colpito dai tanti regolamenti restrittivi sui giochi che tante regioni, province e comuni hanno messo in atto proprio negli ultimi mesi. Fattore che sicuramente determinerà un peggioramento (e sicuramente non un miglioramento) delle condizioni sul territorio delle slot. Non ultimo, viene anche colpito il giocatore, che con l’abbassamento del payout si renderà presto conto di vincere di meno e giocherà probabilmente meno.
Tradotto in numeri, se nel 2017 il settore delle awp aveva portato nelle casse dell’Erario 4,7 miliardi di euro, già nel 2018 gli aumenti del Preu hanno abbassato la raccolta allo Stato a circa 4,6 miliardi. Nella relazione tecnica al maxi-emendamento si parla di un atteso calo di solo l’1% e quindi di un aumento delle entrate erariali dal settore delle awp per circa 300 milioni. Ma il calo dell’1% appare utopistico e quindi il ben più reale calo del 5% porterebbe, nel 2019, ad entrate erariali pari al 2018, quindi con nessun incremento. E tutto questo senza tenere conto dell’ulteriore aumento che, come previsto dal Decreto Dignità, a maggio 2019 colpirà il settore.
Ma i conti non tornano anche nel gioco online. Nella relazione tecnica si sottolinea che l’introito erariale registrato nel 2017 è stato pari a 160 milioni di euro, trend in aumento nel 2018, a termine del quale si dovrebbero raggiungere i 175 milioni. L’aumento dell’aliquota, che dal primo gennaio passerà dall’attuale 20% al 25%, è secondo i tecnici giustificato dal fatto che “nel 2019 almeno altri 35 concessionari si aggiungeranno alla rete legale” e si stima quindi un “aumento degli introiti del 25%”, pari a 50 milioni su base annua. Anche in questo caso non si tiene conto di un evento, voluto proprio dal Governo, che segnerà fortemente il gioco online e precisamente il Decreto Dignità. Come potrà una rete, seppur in espansione per numero di concessioni, crescere addirittura del 25% se non potrà più contare sulla pubblicità e sulle sponsorizzazioni, fattori vitali per un settore che altrimenti vivrà solo con il passaparola? es/AGIMEG