Gioco online: ADM invia diffida ad alcuni concessionari per mancato pagamento dell’imposta unica

E’ un periodo molto difficile per il settore del gioco ed in questo contesto complicato si inseriscono anche delle problematiche tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed alcuni concessionari. L’ultimo “scontro” riguarda la Direzione Giochi Ufficio Gioco a distanza dei Monopoli ed alcuni operatori online. Il 23 marzo scorso l’Ufficio del Gioco Distanza aveva inviato ai concessionari una comunicazione che aveva come oggetto: “Differimento scadenze obblighi convenzionali a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”. La comunicazione indicava che: “si comunica a tutti i concessionari in indirizzo che, in considerazione dell’attuale stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, gli adempimenti previsti dalle convenzioni di concessione aventi scadenza nei mesi di marzo ed aprile 2020 sono procrastinati di due mesi. In particolare, il termine per adeguare con periodicità annuale entro il 31 marzo la garanzia ai sensi delle convenzioni di concessione, a garanzia del corretto e completo adempimento degli obblighi relativi all’esercizio dei giochi pubblici ed alla conduzione della rete di gioco a distanza, è posticipato al 31 maggio 2020”. Alcuni concessionari hanno quindi interpretato la comunicazione come un posticipo di tutte gli adempimenti di concessione da marzo a maggio, tra questi anche l’imposta unica. Ma alcuni giorni questi concessionari hanno ricevuto una diffida dallo stesso Ufficio del gioco a distanza con la seguente comunicazione: “L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nell’ambito dell’attività ordinaria di controllo dei pagamenti da parte dei soggetti obbligati, procede a diffidare coloro che risultino inadempienti, in tutto o in parte, al versamento di quanto dovuto a titolo di imposta unica oltre a sanzioni ed interessi entro trenta giorni. In caso di mancato versamento nei termini di cui al primo periodo, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli procede all’escussione delle garanzie prestate in base ai regimi convenzionali previsti. Il soggetto obbligato è tenuto a reintegrare la garanzia entro novanta giorni dall’escussione, a pena di decadenza della concessione. Per tale motivo si diffida codesta società a effettuare entro il termine di trenta giorni dalla data di ricezione della presente il versamento della somma dovuta. La presente viene trasmessa anche all’istituto che ha prestato la garanzia quale informativa della presente diffida, al fine di procedere all’escussione qualora codesta società non ottemperi all’obbligo di versamento entro il termine indicato. Per quanto concerne eventuali debiti pregressi questa Amministrazione si riserva di procedere con ulteriori azioni”. Un’azione che ha stupito e colpito i concessionari interessati perché secondo gli stessi l’imposta unica rientrava tra le scadenze prorogate. In pratica viene contestato all’Ufficio per il gioco online che, se sono stati procrastinati i pagamenti di marzo e aprile ma poi in una successiva comunicazione si indica che l’imposta unica non ne fa parte, quali siano allora i pagamenti che sono stati differiti. lp/AGIMEG