“E’ molto importante che in un settore delicato come quello del gioco ci sia una grande collaborazione tra i vari soggetti. La provincia di Trento nel 2012 ha siglato un accordo (poi rinnovato nel 2016) per la lotta alla ludopatia che ha coinvolto la Confesercenti e la Federazione Italiana Tabaccai. E’ questa la dimostrazione che c’è una volontà comune di disciplinare e affrontare il fenomeno con serietà”. Lo ha sottolineato Luca Zeni, assessore alla Salute e alle Politiche Sociali della Provincia di Trento,in occasione del convegno “Trentino: prima analisi sul gioco. Ipotesi e proposte per una nuova legge”.
“Con il divieto assoluto – ha proseguito Zeni – non si può risolvere il problema del gioco d’azzardo patologico. Tutto questo è stato affermato anche a livello normativo, anche perché sappiamo che l’alternativa è l’illegalità. Più problematica è sicuramente l’offerta sul Internet e questo ci preoccupa molto, soprattutto per una difficoltà di controllo nell’accesso, molto maggiore rispetto al gioco fisico. Penso quindi che sia necessario l’uniformazione delle discipline, perché avere una normativa a macchina di leopardo non serve né alle amministrazioni né ai cittadini. Credo che un intervento in questo senso sia auspicabile. Per quanto riguarda la pubblicità ritengo che possano esserci limiti anche forti e pure il tema degli orari di accensione delle macchine da gioco abbia delle incidenze contro il gioco patologico, dato che è vero esiste la forza dirompente dell’occasione. Quindi, bisogna disciplinare e ridurre la capillarità del gioco. I luoghi dedicati sono sicuramente importanti, perché delimitano”.
Zeni non esclude interventi sulla legge provinciale. “L’intervento più difficile – ha spiegato – è sulle sale esistenti rispetto a quelle nuove. Cercheremo, dunque, di capire se ci saranno, rispetto alla nostra legge provinciale, delle difficoltà giuridiche e se dovremo fare delle modifiche su un testo che difendiamo nel principio (regolare attraverso le distanze), ma che ci rendiamo conto essere restrittivo e quindi lo monitoreremo su questo aspetto”. lp/AGIMEG