“Con forte disappunto e amarezza apprendiamo il contenuto della circolare di ADM inviata ieri, in forza di un parere reso dall’Avvocatura dello Stato, che reinterpreta il decreto ministeriale del 25 luglio 2017 che prevedeva la riduzione del numero di apparecchi a partire dall’entrata in vigore del decreto stesso (1 settembre 2017). Ammettendo invece la retroattività dell’entrata in vigore del decreto, di fatto, vengono cancellate le naturali dinamiche di contendibilità del mercato, con la conseguente spaccatura all’interno del settore e l’annullamento dei criteri di scelta condivisi ed equilibrati, che hanno ispirato l’intesa in conferenza Unificata lo scorso 7 settembre; gravi effetti, chiaramente rappresentati anche in occasione del recente incontro con l’Agenzia” è il duro commento di Stefano Zapponini, Presidente di Sistema Gioco Italia. “Questo intervento che abbiamo il dovere di stigmatizzare, distorce i processi di sviluppo degli operatori secondo le regole della libera concorrenza, aprendo a sicuri contenziosi con l’amministrazione. Tutto ciò crea uno scenario che mina alla base il futuro sostenibile e responsabile di un importante settore industriale in Italia, che ogni anno garantisce 10 miliardi entrate erariali, 150.000 occupati e il fondamentale presidio contro il gioco illegale”, conclude Zapponini. lp/AGIMEG