In UK l’Associazione governativa locale (LGA), costituita da consigli locali del Regno Unito, ha dichiarato che le esigenze pubblicitarie relative alle scommesse devono essere oggetto di “maggiori restrizioni” al fine di minimizzare il rischio che i giovani sviluppino problemi di gioco. La LGA ha citato una ricerca che ha affermato che quasi un bambino su nove nella fascia di età 11-15 anni segue le società di gioco d’azzardo sui social media. Inoltre, la pubblicità sui giochi d’azzardo è aumentata del 5.000% tra il 2007 – quando le società di scommesse sono state ammesse a pubblicizzare i propri prodotti in televisione – e il 2012. Secondo Simon Blackburn, presidente della commissione LGA “il gioco d’azzardo pubblicitario in televisione è una grande preoccupazione per i Consigli, che sono consapevoli del danno personale che il gioco d’azzardo può causare. L’aumento degli eventi sportivi televisivi, come il calcio di Premier League, e la pubblicità di gioco, fanno sì che gli spettatori, in particolare i bambini, sono esposti a una crescenti quantità di brand e messaggi di scommesse. Siamo preoccupati per il fatto che il volume di pubblicità sui giochi va oltre quello che può essere considerato il giusto equilibrio tra la crescita socialmente responsabile e la tutela delle persone e delle comunità. Il governo dovrebbe considerare seriamente restrizioni più severe sulla pubblicità del gioco”. L’LGA ha anche sostenuto le richieste al Governo per abbassare la quota massima sui terminali di scommesse fisse (FOBT). Le macchine sono al centro di un intenso dibattito, da più parti si chiede l’abbassamento della puntata massima da 100 a 2 sterline. lp/AGIMEG