“L’indecisione da parte del Governo a rispettare gli impegni e le scadenze che il parlamento gli ha dettato, crea disorientamento nei concessionari di Stato e in tutti quei soggetti che vorrebbero entrare nel mercato italiano, in attesa di una gara – prevista entro giugno 2016 – che sembrava partisse da presupposti condivisi anche a livello comunitario. Tuttavia, affinché ci sia una gara, l’intesa Stato-Regioni deve necessariamente essere raggiunta e ad oggi, a meno di un mese dal termine previsto dalla legge, lo Stato non ha trovato alcun accordo con gli enti locali”.
Questo il commento dell’amministratore unico di Obiettivo 2016 Maurizio Ughi alle recenti affermazioni del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta in merito al riordino del settore giochi.
“Se lo Stato continua a essere caotico e contraddittorio, decreterà esso stesso l’istituzione di una nuova rete parallela di soggetti che opereranno senza autorizzazione, perché impossibilitati ad accedere al mercato regolamentato. In assenza o ritardi della gara, chiunque sia intenzionato a entrare nel mercato italiano si sentirà legittimato – e in alcuni casi lo sarà grazie alle sentenze dei tribunali – a operare sul nostro territorio in virtù di una nuova discriminazione, che il settore autorizzato si porterà dietro per i prossimi nove anni”. lp/AGIMEG