Sollecitare la Commissione Europea ad esprimersi chiaramente affinché non ci siano più discriminazioni nella tassazione sul gioco. E’ la battaglia che le imprese olandesi che gestiscono gli apparecchi da intrattenimento a vincita sono determinate a portare avanti fino a quando non da Bruxelles non arriverà un riconoscimento dei loro diritti. Gli operatori prendono spunto da una recente iniziativa del sottosegretario di Stato alle Finanze Eric Wiebes a tutela dell’editoria. Wiebes starebbe facendo pressioni su Bruxelles perché si modifichi la Direttiva sull’Iva in modo tale che le pubblicazioni digitali, attualmente sottoposte ad una aliquota del 21%, siano equiparate al cartaceo per il quale è prevista una aliquota del 6%. Da tempo Wiebes sostiene che la diversa imposizione rappresenta una vera follia.
Per le imprese del settore questa battaglia potrebbe suggerire al Segretario di Stato di occuparsi di altri casi simili, come quello appunto della diversa tassazione prevista per l’online e per le slot.
“Se lo Stato olandese farà sua la battaglia a sostegno degli e-book dovrà occuparsi anche delle slot, in caso contrario la sua politica sarà indifendibile”. “Il progetto di legge all’esame della Camera- ricordano- prevede una tassazione del 20% sul gioco d’azzardo online e del 29% sulle slot. Una follia, esattamente come la differente tassazione tra giornali online e giornali cartacei. L’associazione degli operatori delle slot chiede di equiparare le imposte al 29% per ogni tipologia di gioco. cz/AGIMEG