Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche ha respinto una serie di ricorsi contro l’ordinanza del sindaco di Macerata che prevede una sanzione pecuniaria da un minimo di €. 2.000,00 ad un massimo di €. 12.000,00 per le sale gioco che non rispettano il limiti orari per le slot. L’ordinanza impone lo spegnimento degli apparecchi dalle ore 7,00 alle ore 10,00 e dalle ore 15,00 alle ore 20,00. Secondo i giudici “è stato realizzato un equo contemperamento degli interessi economici degli imprenditori del settore con l’interesse pubblico a prevenire e contrastare i fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo, non potendosi escludere che un’illimitata o incontrollata possibilità di accesso al gioco accresca il rischio di diffusione di fenomeni di dipendenza”. Con particolare riferimento a quest’ultima disposizione, “la stessa prevede che le limitazioni orarie siano contenute nel limite delle dodici ore complessive giornaliere, limite che, nella fattispecie, è stato pienamente rispettato, collocandosi l’interruzione giornaliera stabilita dal Comune di Macerata ben al di sotto dell’interruzione massima consentita; peraltro, sebbene l’intesa del 7 settembre 2017 sancita in sede di Conferenza unificata Stato Regioni abbia previsto un limite di sei ore complessive di interruzione quotidiana al giorno, la stessa intesa ha tuttavia fatto salva l’efficacia delle disposizioni specifiche in materia, previste in ogni Regione o Provincia autonoma, che prevedono una tutela maggiore (tra cui si collocano, appunto, quelle dettate nella Regione Marche)”. lp/AGIMEG