Un giocatore d’azzardo problematico su due è senza un’occupazione fissa, gioca ogni giorno e spende quotidianamente circa 21 euro tra slot ed estrazioni. E ancora: il gioco è quasi totalmente appannaggio degli uomini (96% contro il solo 4%), chi gioca preferisce iniziare a tarda mattinata (ore 12) e proseguire fino alla fine della giornata (alle 20) e uno su tre si è prestato a giocare per conto di un minorenne. E’ quanto emerge da una ricerca realizzata da alcuni ricercatori delle facoltà di Biostatistica dell’Università di Genova e della Bicocca di Milano. In circa tre mesi gli esperti hanno monitorato 256 soggetti problematici che frequentano cinque sale giochi dislocate tra Genova, Savona e Chiavari. Nel corso dell’indagine e’ emerso che chi frequenta questi centri e’ stato iniziato al gioco da minorenne (30%), vicino casa (63%), vicino a luoghi sensibili come le scuole (9%), online (8%), accompagnato da un parente (12%) o da un amico (57%). Gli intervistati giocano soprattutto alle scommesse sportive (89%), in maniera minore alle scommesse ippiche e/o virtuali (33%) ed alle slot (18%), al lotto (17%), al poker (16%), gratta e vinci (13%), superenalotto (10%), giochi da casino’ (9%) e bingo (8%). I restanti giochi (WinForLife, 10elotto e lotterie tradizionali) non superavano il 2%. Sempre secondo quanto emerge da questa ricerca il 43% ha dichiarato di avere la conoscenza base di teoria del calcolo delle probabilità e il 30% di credere al cosiddetto “Pensiero Magico”, secondo il quale i propri desideri e pensieri possono influire sulla realta’, mentre il termine tecnico Payout è conosciuto dal 36% del campione. Uno su due degli intervistati ha un account su un social network ed il 37% ha almeno un conto gioco online. lp/AGIMEG