“Sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro. Sospensione temporanea dell’esercizio dell’attività da 10 a 60 giorni, in caso di reiterazione. Pene previste dalla Legge Regionale n. 6 approvata dal Consiglio della Regione Veneto lo scorso 27 aprile. Quale può essere quella condotta così intollerabile da generare simili gravi conseguenze? Semplicemente il non esporre il cartello informativo sui rischi correlati al gioco o il pubblicizzare, con cartelli affissi nel locale, il conseguimento di eventuali vincite realizzate alle newslot”. Lo scrive in una nota il Sindacato Totoricevitori Sportivi (STS). “La norma regionale in questione si riferirebbe ai soli “titolari di esercizi commerciali in cui sono installati apparecchi per il gioco d’azzardo”, leggi newslot, ma è facile pensare che, vista la mano pesante dei controllori sulla nostra rete, la contestazione potrebbe estendersi anche a condotte indubbiamente lecite, come quella di esporre gli avvisi di vincita realizzate con i Gratta&Vinci, il Lotto o il SuperEnalotto. I tabaccai – ricevitori veneti sono dunque avvisati: la loro Regione ha emanato una disposizione folle – scrive STS – e scriteriata che prevede delle sanzioni esorbitanti per una eventuale condotta sulla cui pericolosità nei riguardi dei giocatori nutriamo serissimi dubbi. Questa della Regione Veneto è solo l’ultima assurdità normativa in ordine di tempo concepita dagli organi legislativi locali, guidati da amministratori che hanno fatto del gioco lecito il loro bersaglio in nome di una supposta difesa dei consumatori. In realtà, si tratta di vaneggiamenti che non apportano alcun beneficio anzi, danneggiano ingiustamente la nostra categoria di ricevitori autorizzati. A questa e altre simili follie dovrà mettere fine il Governo con il decreto legislativo tuttora ormeggiato presso gli uffici del Sottosegretario Baretta al quale abbiamo trasmesso una nuova relazione con le nostre istanze”, conclude la nota. lp/AGIMEG