“I 500 milioni chiesti al settore delle slot sono solo una “sforbiciatina”, che gli stessi operatori devono prendere come un’operazione di marketing. Di fatto è un’operazione simile a quella della Carbon tax: l’inquinamento sociale che portano i giochi, le risorse economiche che perdono le famiglie, il danno della ludapatia, la speranza erroneamente diffusa tra i giovani che si può vincere e vivere senza dover lavorare sono sono alcuni degli aspetti negativi ai quali le stesse aziende del settore giochi devono rimediare. La maggiore diffusione del gioco inoltre non ha portato a una minore presenza dell’illegalità, anzi, lo stesso mercato si presta alla possibilità di infiltrazioni della criminalità organizzata”. E’ quanto sostenuto nel proprio intervento, dal senatore Endrizzi (m5s) durante la conferenza stampa organizzata oggi alla camera dal Movimento Slot Mob. Limiti alla pubblicità sui giochi e la tessera del giocatore sono stati alcuni degli argomenti portanti. “Due interventi che noi abbiamo già posto all’attenzione del governo e che devono essere la priorità – ha concluso -, eppure continuano ad essere rimandati. Si pensa invece a una sanatoria per i ctd che permetterà di moltiplicare l’offerta di gioco sul territorio”.
Diversi gli interventi. “C’è molto da dire su quanto sta facendo l’area governativa sul gioco d’azzardo. La maggioranza – ha aggiunto il deputato dei Cinque Stelle Massimo Baroni – ha lasciato da sola la deputata Paola Binetti, promotrice del ddl sul gioco d’azzardo patologico. Sappiamo fin troppo bene come è stato bloccato il provvedimento dopo le osservazioni della Commissione Bilancio e le osservazioni avanzate dal sottosegretario Baretta. Basti vedere quello che sta facendo oggi il Governo introducendo la sanatoria per i Centri Trasmissione Dati nella Stabilità. Si tratta di un ulteriore allargamento del mercato del gioco attraverso la regolamentazione di almeno 7.000 centri scommesse. Dimenticati invece i 200 milioni di euro che abbiamo ritenuto necessari per dare una cura dignitosa al giocatore compulsivo ”. A concludere l’intervento la relatrice in Commissione Affari sociali del dl ludopatia Paola Binetti. “Il governo deve capire che è necessario un approccio etico e non economico nei confronti dei giochi. La Bilancio – ha detto – ha bloccato un dl che è fermo da oltre un anno”.