Giochi: Spot in TV. “Attualmente la Rai si attiene al decreto Balduzzi. Si attende nuovo decreto”

“Al riguardo, si segnala che il decreto legislativo che dovrà dare attuazione alle suddette disposizioni non è stato ancora emanato. La Rai, previa verifica della sussistenza delle autorizzazioni dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato in capo all’operatore pubblicitario, trasmette pubblicità di giochi e scommesse escludendola: per i canali dedicati ai minori; per le trasmissioni dedicate agli stessi e nei trenta minuti precedenti e successivi; nella fascia oraria 16.00-19.00, con specifiche deroghe per particolari eventi sportivi”. E’ quanto si legge nella risposta della Presidenza della Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, all’interrogazione presentata dall’esponente della Lega Nord, Centinaio, sulla richiesta di divieto totale della pubblicità dei giochi. Centinaio, in particolare, sostiene “come la Lega Nord abbia chiesto con insistenza che fosse inserito nel nuovo Contratto di servizio il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo, alla stregua di quanto avviene per le pubblicità che incentivino il fumo; la Rai offre un servizio pubblico sulla base di una specifica concessione, ed anche il Consiglio di Stato ha statuito che la nozione di pubblico servizio può essere definita facendo riferimento alla capacità di rispondere ad un’utilità generale e collettiva; la trasmissione di spot a favore del gioco d’azzardo non può certo essere ricompresa fra le attività di utilità generale e collettiva, ma al contrario può aggravare una situazione sociale già molto pericolosa”. La presidenza, nella propria risposta, ha inoltre specificato che “in linea generale, il quadro normativo di riferimento attualmente vigente cui la Rai si attiene è  Decreto Balduzzi” recante « Disposizioni in materia di vendita di prodotti del tabacco, misure di prevenzione per contrastare la ludopatia e per attività sportiva non agonistica”, che stabilisce con il comma 4 che: «Sono vietati messaggi pubblicitari concernenti il gioco con vincite in denaro nel corso di trasmissioni televisive o radiofoniche e di rappresentazioni teatrali o cinematografiche rivolte ai minori e nei trenta minuti precedenti e successivi alla trasmissione delle stesse. (…) ».  im/AGIMEG