Il Tribunale Superiore di Giustizia di Aragona, in Spagna, ha sospeso l’obbligo di registrazione dei clienti nelle sale da gioco. E’ questo l’esito del ricorso da parte dell’Associazione degli Impresari delle Sale da gioco della Regione (Aesa) contro la decisione del Governo di estendere anche alle comuni sale giochi e scommesse, così come già avviene per bingo e casinò, l’obbligo di registrazione dei clienti. Una misura non gradita in particolare dal settore degli apparecchi da intrattenimento e delle scommesse, che ha lamentato la mancanza di garanzie di protezione dei dati sensibili, in quanto i gestori delle sale non avrebbero alcun tipo di formazione per maneggiare quel tipo di dati. Il presidente di Aesa, Raul Rubio, ha detto: “Non ci opponiamo in assoluto alla formazione di un registro clienti, ma siamo contrari alle modalità che il Governo vuole adottare”. Una posizione sorretta dal Tribunale Superiore di Giustizia: i giudici hanno infatti rilevato come per legge la misura di registrazione dei clienti “non sia contemplata se non per sale bingo e casinò”, dunque inapplicabile alle sale scommesse o sale gioco. E sulla sospensione cautelare, il Tribunale ha ribadito che “non causa alcun tipo di grave pregiudizio all’interesse generale e non priva il Governo di Aragona di alcun potere di supervisione, ispezione e verifica”. Inoltre, la sospensione imposta dal Tribunale “non entra in conflitto con la possibilità che le sale gioco, così come bingo e casinò, verifichino che i propri giocatori siano iscritti al registro delle autolimitazioni di gioco”. lp/AGIMEG