Giochi, Tar Toscana su distanziometro di Prato: “No alle sale in luoghi di alta frequentazione e di passaggio per molte persone”

Il Tar Toscana ha respinto il ricorso intentato da una sala da gioco di Prato contro il provvedimento con cui l’Amministrazione Comunale aveva intimato lo stop delle attività di raccolta, dal momento che la sala era stata aperta a meno di 500 metri da una scuola dell’infanzia. L’operatore ha provato a sostenere che questo tipo di istituti scolastici non fosse incluso nell’elenco dei luoghi sensibili contenuto nella legge regionale della Toscana del 2013, una tesi che tuttavia il Collegio ha respinto. La legge infatti – nota il Tar  – fa riferimento a  “istituti scolastici di qualsiasi grado”, quindi anche le scuole dell’infanzia. “L’obiettivo del legislatore regionale è far si che la scelta di giocare sia meditata e consapevole da parte dell’interessato” sottolinea quindi il giudice amministrativo, “evitando che stimoli in tal senso possono provenire dal passaggio avanti al centro scommesse o locale comunque ospitanti apparecchi per il gioco durante l’accesso a determinati luoghi che si caratterizzano per una alta frequentazione in termini sia di numero di persone accedenti che di passaggi quotidiani”. gr/AGIMEG