E’ stata fissata per il prossimo 1° aprile l’udienza di apertura del processo di secondo grado alla corte d’appello di Messina contro la sentenza di primo grado per i riti ordinari pronunciata nel dicembre 2020 nel procedimento scaturito dall’inchiesta “Beta” della DDA di Messina. L’operazione era sfociata a luglio nel 2017 nell’esecuzione di 30 misure cautelari – riporta AMNotizie. Tra le accuse: associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, estorsione, corruzione, trasferimento fraudolento di valori, turbata libertà degli incanti, esercizio abusivo dell’attività di giochi e scommesse, riciclaggio, reati in materia di armi ed altro.
Al centro dell’inchiesta, una cellula della famiglia catanese di Cosa Nostra “Santapaola-Romeo” che operava a Messina. La famiglia gestiva società di servizi, controllava appalti anche su scala nazionale, gestiva il gioco illegale e le scommesse della massima serie calcistica, operava il controllo sull’attività di enti pubblici.
cdn/AGIMEG