Manca ancora l’ufficialità, ma il prossimo 10 novembre sembra essere la data più probabile per un nuovo round nella trattativa tra governo ed enti locali in tema di distribuzione dell’offerta di gioco sul territorio. Il riordino complessivo del settore, invocato da tempo e da più parti, sembra ormai aver preso forma. Il piano del governo è ormai chiaro e abbraccia il comparto a 360 gradi: per quanto riguarda le awp, l’idea è di ridurre l’offerta a partire da bar e tabacchi; previsto un intervento anche sulle vlt, con la possibilità di ridurre la giocata da 500 euro. In tema di sale, si procede con la doppia classificazione, pur nel rispetto delle normative locali e delle distanze dai luoghi sensibili. Una delle idee su cui si sta lavorando è quella di prevedere una superficie minima – di almeno 40 mtq – dedicata alla somministrazione delle macchinette. Non solo, per anticipare il processo di riduzione il governo si giocherà la carta della legge di Bilancio, approdata da pochi giorni alla Camera. L’idea è di presentare un emendamento che anticipi al 2017 la riduzione del parco macchine e, in caso di mancato accordo in sede di Conferenza Unificata, un secondo emendamento che disciplini nero su bianco gli esercizi in cui sarà possibile installare le slot sulla base di una rigida metratura. Nella manovra sono già inserite il bando di gara per il SuperEnalotto – in scadenza nel 2018 – e una nuova misura per contrastare l’evasione fiscale: la lotteria dello scontrino. Durante l’iter parlamentare il testo però sarà suscettibile di ulteriori modifiche e non si esclude che possano trovare spazio quei bandi di gara rimasti in sospeso o che possa essere inserita una norma per recuperare i soldi ancora non incamerati dalla tassa sulle slot. dar/AGIMEG