Giochi, Planzi (dir. Osservatorio online Politecnico Milano): “L’Italia con le sue buone regole attira gli operatori stranieri”

“Oltre a grandi aziende italiane c’è una forte concorrenza straniera e dopo qualche anno in cui il mercato sembrava maturo, ora è tornato a crescere in modo evidente. I manager che lavorano all’estero e che hanno studiato in profondità i nostri regolamenti, sono convinti della struttura che è stata messa in piedi. All’estero pensano che il mercato sia stato regolato nel giusto modo, non è un caso se stiamo parlando del secondo mercato europeo dopo quello Uk”. Marco Planzi, direttore dell’Osservatorio sul gioco online e tra i curatori della ricerca presentata al Politecnico di Milano è considerato oggi un punto di riferimento del Paese per comprendere le evoluzioni di un settore stravolto dall’ingresso delle piattaforme di web gaming. Nella sua intervista per Affari & Finanza, l’inserto di Repubblica dedicato al mondo del gioco, Planzi rileva che “il mercato guardato con gli occhi del ricercatore è però diverso da quello percepito dagli operatori”. Si tratta di un settore “molto particolare perché le figure da considerare non sono più due come nella normale industria dove la domanda si va a incontrare con l’offerta. In questo caso c’è la filiera, ci sono i giocatori e poi c’è il regolatore, figura decisiva per il mercato stesso”. Dalla ricerca presentata a Milano emergono le caratteristiche del giocatore italiano che si rivolge al web, “il 60% degli utenti è tra i 25 e i 45 anni, due terzi sono giocatori che vivono nel centro sud, l’85% è rappresentato da un pubblico maschile. Solo in un caso, con il Bingo online, la platea si allarga in modo più evidente verso un pubblico femminile”. Nel mercato italiano “oggi si assiste alle prime esperienze di multicanalità” tra i due mercati del live e dell’online, ma “ancora non è stato veramente trovato l’elemento che sfuma definitivamente i confini tra agenzia e mondo online. Oggi i giocatori multicanale sono davvero pochi. Le scommesse live forse rappresentano il primo punto concreto per una possibile e futura congiunzione”. dar/AGIMEG