A sei mesi dall’entrata in vigore dell’ordinanza che prevede la limitazione dell’orario in cui le slot machine possono restare accese in città, il sindaco di Verona Flavio Tosi e l’assessore alle attività economiche Marco Ambrosini hanno tirato un bilancio sui controlli effettuati.
Nei primi sei mesi dall’entrata in vigore dell’ordinanza sono stati effettuati su tutto il territorio comunale oltre 200 controlli da parte di Polizia municipale, Guardia di Finanza e Carabinieri. Nello specifico, sono state elevate 92 sanzioni nei confronti di 39 attività risultate inadempienti, di cui 17 sale videolottery, 7 sale gioco, 14 bar ed 1 sala bingo. Le attività complessivamente autorizzate presenti nel Comune di Verona sono 408, di cui 81 sale da gioco, 31 sale videolottery e i 296 bar che detengono apparecchi da gioco, con vincita in denaro. Le misure sanzionatorie prevedono per la prima violazione una multa di 300 euro, la seconda di 450 euro più 7 giorni di sospensione dell’attività, dalla terza in poi 450 euro di multa più 30 giorni di sospensione. Come previsto dal provvedimento, alla seconda violazione dell’ordinanza, gli apparecchi da gioco presenti nelle sale sono interdetti all’uso. A seguito dei controlli sono stati adottati 39 atti di diffida, 9 ordinanze di sospensione per sette giorni del funzionamento degli apparecchi da gioco e 3 interventi coattivi, con apposizione di sigilli, per inottemperanza all’ordinanza di sospensione. lp/AGIMEG