Giochi, Operazione “Gambling”, Cassazione conferma custodia cautelare indagato “per modalità condotte criminose”

“La concretezza delle esigenze cautelari è stata desunta dalle modalità delle condotte criminose, dal particolare allarme sociale derivante dall’esistenza di un così pericoloso sodalizio, di cui risultano far parte personaggi legati alla criminalità organizzata, diretto a conseguire fini illeciti ed ingenti guadagni attraverso condotte sistematiche e continue, dalla stabilità della struttura, dalla sua diffusione territoriale, dall’esistenza di comportamenti posti in essere in modo duraturo e programmato e dal ruolo di particolare rilievo svolto dall’indagato all’interno del sodalizio e dalla particolare esperienza dallo stesso acquisita nel settore”. Con questa motivazione la Seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la custodia cautelare in carcere nei confronti di uno degli indagati dell’Operazione Gambling. L’indagato in questione è finito sotto indagine per il ruolo di “master”, il responsabile cioè della diffusione commerciale dei siti e brand dell’associazione. lp/AGIMEG