“Nei primi quattro mesi del 2015 la Polizia Postale ha monitorato 2.227 spazi di gioco online effettuando 2.210 segnalazioni di siti non autorizzati ai Monopoli. E’ un dato che fa riflettere. La rete non va demonizzata, perché non crea la dipendenza da gioco,ma potrebbe solo ingigantire un problema che già esiste”. Sono i dati presentati da Alessandra Belardini, del Dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’ Interno, Servizio Centrale della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni, nel corso del seminario “Ludopatie e gioco d’azzardo patologico nell’era di internet: si può ancora giocare in modo sportivo?”. L’evento si è tenuto all’Università Sapienza di Roma, nell’ambito del Master in Diritto dell’Informatica e Teoria e Tecnica della Normazione, al Dipartimento di Studi Giuridici, Economici e Filosofici a Giurisprudenza. Ancora più alti i numeri dell’anno precedente. “Nel 2014 – ha detto – la Polizia Postale ha monitorato 55.544 spazi di gioco online, effettuando 49.849 segnalazioni ai Monopoli”. E’ attraverso queste segnalazioni che viene aggiornata ad esempio la black list. “Una volta individuato un sito – ha proseguito la Belardini – che non rispetta le regole, parte la diffida della Polizia Postale all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per far adeguare il provider entro 30 giorni. Se questo non avviene, scatta la sanzione amministrativa e la chiusura del sito. Nel caso di provider esteri è necessario intervenire con una rogatoria, ma i tempi si allungano”. lp/AGIMEG
