E’ nei terminali, nelle reti e nei sistemi di controllo, oltre che nei segmenti awp e betting che si concentra la maggior parte della produzione italiana per quanto riguarda l’industri del gaming. Al contrario, i produttori esteri sono più presenti nel segmento delle VLT, nelle scommesse virtuali, nel gioco online e nelle lotterie. E’ quanto si evince dallo studio “L’industry italiana dei giochi pubblici” presentato da Sistema Gioco Italia in collaborazione con MAG Consulenti Associati. I risultati mostrano una leggera prevalenza del valore del venduto dei prodotti esteri nel mercato italiano rispetto ai prodotti italiani nel mercato “di casa”. Il primo, infatti, è 276 milioni di euro e il secondo è di 223 milioni. Gli addetti alla produzione italiana sono 5mila, di cui 2315 in Italia e i restanti 2678 sono all’estero. Il valore produzione per addetto è di 96mila e 500 euro mentre per le aziende estere è di 103mila euro. La raccolta di gioco nel 2014 è stata di 84,4 miliardi di euro di cui 77,8 miliardi sono andati alle vincite. I restanti 16,5 miliardi sono divisi tra gettito erariali (7,7 miliardi) e ricavi della filiera (8,8 miliardi). I protagonisti della stessa filiera sono le 6600 imprese che garantiscono un bacino occupazione di 140mila lavoratori. La percentuale maggiore dei ricavi (60,3%) è andata ai punti vendita, il 22,2% ai concessionari, il 14% ai distributori/gestori e il restante 5,4% agli enti pubblici. cz/AGIMEG