DraftKings sceglie le vie legali e impugna l’ordinanza con cui il procuratore generale di New York Eric Schneiderman ha intimato lo stop alla raccolta delle daily fantasy bet all’interno dello Stato. A ricevere l’ordinanza per il momento sono stati i due colossi del settore, DraftKings e FanDuel, ma il procuratore intende inviare il provvedimento anche agli altri operatori di settore. DraftKings porterà il caso di fronte alla Corte Suprema, l’ordinanza è “stata adottata senza alcun contraddittorio, basata su informazioni errate e giuridicamente sbagliata. Il procuratore generale ha agito rivestendo allo stesso tempo i panni del giudice, della giuria,e del boia”. Con l’azione legale “chiederemo alla Suprema Corte di riconoscere che l’ordinanza è incostituzionale, e che rappresenta un abuso di potere discrezionale. Siamo certi delle nostre ragioni e intendiamo batterci per difendere il diritto di 500mila cittadini di New York di giocare ai fantasy sport che preferiscono”.
Intanto però le due compagnie devono fronteggiare nove censure a causa delle licenze chieste nel Regno Unito. DrafKing aveva ottenuto il titolo già nello scorso agosto, a inizio mese ha presentato domanda anche FanDuel. La stampa statunitense sottolinea in questi giorni che entrambe hanno ottenuto una licenza per il gambling, per il gioco d’azzardo, in aperta contraddizione con il fatto quindi che negli Stati Uniti professino di offrire giochi di abilità. “Il nostro prodotto è un gioco di abilità” ha commentato Jeffrey Haas, CIO di DraftKings. “Devi utilizzare le tue abilità per ottenere i risultati migliori e vincere. In ogni caso, non c’è nulla di strano se i fantasy sport vengono classificati in maniera differente nelle varie giurisdizioni”. lp/AGIMEG