Nel 2014 gli italiani hanno speso nei giochi 17,5 miliardi di euro (+0,4% rispetto al 2013), a fronte di una raccolta complessiva di 84,4 miliardi di euro (-0,2% sul 2013) ed entrate erariali che hanno sfiorato gli 8 miliardi di euro, contro i quasi 8,2 miliardi dell’anno precedente (-2,7%). Le vincite si sono invece attestate a 66,9 miliardi (-0,5%). Sono i numeri del comparto giochi in Italia nel 2014, secondo i dati diffusi dal “Libro Blu” dei Monopoli di Stato. New slot e Vlt – evidenzia l’agenzia Agimeg – rappresentano la fetta più consistente del mercato, con una raccolta pari a 46,7 miliardi (il 55,3% del totale nazionale), contribuendo alle entrate erariali per 4,3 miliardi, il 54% del totale. La seconda voce per importanza è rappresentata dal poker cash e dai casinò games, che hanno incassato 11,6 miliardi di euro, anche se per effetto del payout particolarmente elevato (che lo scorso anno si è attestato al 96,8%) la spesa effettiva dei giocatori è stata pari a 365 milioni, mentre le vincite hanno superato gli 11,2 miliardi. A seguire i Gratta e Vinci, che totalizzano 9,4 miliardi di euro, in calo rispetto ai 9,6 miliardi dell’anno precedente. In crescita il Lotto, che grazie alle ottime performance del 10eLotto ha fatto segnare una raccolta superiore ai 6,6 miliardi di euro contro i 6,3 miliardi dell’anno precedente (+4,7%). Ottimi risultati anche per le scommesse sportive, che hanno beneficiato dell’effetto Mondiali in Brasile e hanno chiuso il 2014 a 4,25 miliardi, il +11,2% rispetto ai 3,8 miliardi del 2013. In perdita invece le scommesse ippiche, con una raccolta di 682 milioni a fronte degli 813 milioni dell’anno precedente. Stabile il bingo con incassi per 1,6 miliardi, giù invece i giochi numeri a totalizzatore (1,1 miliardi) e il poker a torneo (a 734 milioni). Ottimi risultati per le scommesse virtuali, 1,1 miliardo nell’intero anno, mentre il betting exchange si è attestato a 205 milioni. cr/AGIMEG
