“Le ordinanze comunali relative ai limiti orari di accettazione gioco stanno dimostrando che ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) sta perdendo la sua funzione di regolatore, acquisendo quella di semplice esattore, una sorta di Equitalia dei giochi”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Maurizio Ughi (ex presidente di Snai e fondatore di Obiettivo 2016), commentando le recenti ordinanze che vietano la raccolta di gioco in determinate fasce orarie, ultima in ordine di tempo quella emessa dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha imposto orari di accettazione gioco per slot e vlt tra le 16:00 e le 20:00. “Il sindaco di Firenze ha fatto un ordinanza che in questo momento deve essere ottemperata dagli operatori di gioco perché è di rango superiore alle regole rilasciate da ADM – ha proseguito Ughi -. Il fatto è che i Monopoli hanno rilasciato un’autorizzazione a concessionari di slot e vlt, ma poi ci sono limitazioni regionali e comunali che impediscono l’accesso alle sale, una contraddizione. Finché queste non vengono smontate dai tribunali amministrativi, che le possono disapplicare, queste norme saranno applicate e danneggeranno gli operatore di gioco”.
Ughi lancia poi una provocazione: “Se il sindaco di Firenze ha previsto 4 ore di accettazione gioco con vincite in denaro, dalle quattro alle otto di sera, allora tutte le giocate effettuate prima delle 16 e dopo le 20 sono giocate non accettabili e illegittime in quanto contravvengono a una decisione di un soggetto statale. Ne consegue che se non si posso accettare quelle puntate, ADM non può riceverne il Preu. Quindi se la giocata è illegittima è illegittima anche la tassa, così come il pagamento del canone di concessione incamerato da ADM. Per questo motivo – ha proseguito Ughi – ho inoltrato un invito ad ADM affinché intervenga a sospendere l’accettazione prima e dopo quell’orario, ma a seguito di una mancata risposta da parte dei Monopoli ho scritto al sindaco di Firenze, sottolineando che è inutile fare controlli sulle sale, bensì è sufficiente chiedere ad ADM di sospendere l’accettazione delle giocate fuori da determinati orari. Se ADM non interviene significa che non condivide l’operato del sindaco di Firenze, e allora intervenga con ricorso contro l’ordinanza e porti le ragioni per le quali ritiene che l’operato sia illegittimo. Ritengo che ADM debba scendere in campo e rivendicare il proprio ruolo, in quanto i sindaci continuano a fare errori grossolani come nel caso di Napoli: errore non è solo limitazioni orarie al 18% dell’orario lavorativo, ma che il sindaco non abbia preso contatto con i Monopoli e che i Monopoli non intervengano per ristabilire un collegamento, un punto d’incontro con tutte le realtà comunali. Per questo dico che ADM deve difendere le attività che ha messo a gara, altrimenti non è più regolatore, ma solo esattore”, ha concluso. lp/AGIMEG