Dopo il via libera a Montecitorio, la legge di stabilità passa a Palazzo Madama, che dovrebbe iniziare già da oggi l’esame in Commissione Bilancio. L’obiettivo del governo sarebbe quello di approvare il testo definitivo in Senato entro la seconda settimana di dicembre, per ottenere l’ultimo via libera, probabilmente con un nuovo voto di fiducia, alla Camera entro la pausa di Natale. Tra le novità introdotte, alcune riguardano i giochi. E’ previsto, in particolare, un aumento del Preu (di quattro punti percentuali) su slot e Vlt, un giro di vite sugli apparecchi illegali e una stretta fiscale sui Centri Trasmissione Dati, le agenzie di scommesse che operano in Italia senza una concessione rilasciata nel nostro Paese. Confermato anche il fondo da 50 milioni di euro a sostegno delle cure per le dipendenze da gioco e una sperimentazione per il monitoraggio dei comportamenti dei giocatori, attraverso un apposito software. Ieri il Governo ha anche accolto diversi ordini del giorno riferiti al settore giochi: hanno superato il vaglio dell’Esecutivo, in particolare, l’odg Schullian che impegna il Governo a “rivedere il sistema sanzionatorio” previsto dal decreto Abruzzo, in materia di concorsi a premio privi di monopolio statale, “con un adeguato regime transitorio”, nell’ambito dei decreti attuativi della Delega Fiscale; e quello di Baroni e altri (M5S), che impegna il Governo “a stanziare risorse in misura congrua e adeguata per il sostegno efficace alle attività di prevenzione, cura e riabilitazione del Gioco d’azzardo patologico”. Via libera con riformulazione proposta dal Governo stesso, anche per l’ordine del giorno di Malisani e altri (PD) “a valutare l’opportunità di reperire le risorse necessarie al sostegno del settore dello spettacolo”, visti i tagli dei fondi dal Gioco del Lotto predisposti con la Stabilità. Riformulato e accolto dall’Esecutivo anche l’ordine del giorno Anzaldi e altri (PD) che chiede al Governo di “attivare un tavolo di confronto con tutti i soggetti istituzionali competenti e gli operatori del settore al fine di valutare l’opportunità di modificare le attuali convenzioni di concessione relative al Superenalotto, Lotto e Gratta e Vinci, trasformando l’obbligo a carico dei concessionari di effettuare iniziative pubblicitarie in obbligo di trasferire le medesime risorse allo Stato, ai Comuni e alle Regioni per finanziare progetti e programmi di prevenzione e cura delle ludopatie”. In Aula, prima della fiducia che ha fatto decadere tutti gli emendamenti, erano state presentate anche numerose proposte di modifica che chiedevano di intervenire sulla disciplina dei giochi. Quasi tutti gli emendamenti in questione richiamavano quelli presentati in commissione Bilancio nel corso dell’iter e chiedevano di rivedere completamente l’articolo 14 sul fondo di contrasto alle ludopatie, (riscrivendolo del tutto), o di innalzare ulteriormente il preu sugli apparecchi per garantire fondi utili all’attuazione di alcune disposizioni previste dal ddl, come la progressione di carriera delle forze armate, per esempio. im/AGIMEG