Il deputato Rondini (Lega) ha presentato un’interrogazione rivolta al ministri della Salute e dell’Interno per sapere “se e quali iniziative di competenza il governo intenda adottare con riguardo alla ludopatia e all’opportunità di riconoscere poteri più efficaci ai sindaci, posto che la normativa vigente impedisce l’accesso ai minori, ma affida la vigilanza alla responsabilità del gestore e alle forze predisposte al controllo del territorio, confermando come le sale da gioco siano un problema per le fasce più deboli della popolazione, in primis gli adolescenti, e per chi è affetto da ludopatia”. Nel testo depositato alla Camera Rondini ricorda che il gioco d’azzardo patologico “provoca dipendenza” e che “al fine di salvaguardare i membri più deboli e influenzabili della popolazione, perché non diventino vittime del gioco compulsivo, il sindaco può disciplinare, in senso più restrittivo, gli orari di apertura delle sale pubbliche da gioco e di scommesse, aggiungendo anche l’ulteriore limite degli orari di utilizzo (di accensione e di spegnimento) dei video-giochi posti all’interno di pubblici esercizi, prescindendo dagli orari di apertura di questi ultimi, ma solo per comprovate esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché del diritto dei terzi al rispetto della quiete pubblica”. dar/AGIMEG