“Un fenomeno pericoloso, per il controllo del quale lo Stato non ha mai fatto, colpevolmente, quanto avrebbe dovuto. Le slot machines, che proliferano senza misura nelle sale gioco italiane, in particolare nelle periferie delle grandi città, Roma in primis, rappresentano una situazione di grave rischio sanitario e sociale, la premessa di un disagio che accomuna persone di età e stato sociale differenti. Una situazione che nella Capitale ha superato da tempo il livello di guardia, con 300 sale e 50 mila slot, più del 12% di quelle presenti su tutto il territorio nazionale”. Lo rileva il senatore Fi Gibiino, che insieme ai colleghi Fazzone, Minzolini, Aracri, Fucksia, Buemi, ha presentato un’interrogazione rivolta alla presidenza del Consiglio dei ministri, ai ministri dell’Economia e delle finanze, della Salute e dell’Interno, per conoscere “quali siano le volontà dell’esecutivo per affrontare un’emergenza ormai palese. Per quanto riguarda Roma urge un intervento immediato da parte delle autorità competenti, per realizzare una mappatura dettagliata delle sale giochi presenti nel territorio sospendendo il rilascio delle nuove richieste di apertura slot, fino a quando non venga adottato un regolamento comunale che specifichi i limiti e le condizioni per l’apertura. Servono regole chiare, in primo luogo a tutela dei cittadini, così come è necessario privilegiare gli esercizi ‘no-slot’ ed intensificare i controlli di Asl, e forze dell’ordine. Il governo ha il dovere di dotare gli enti locali di strumenti legislativi ampi ed efficaci, ridefinendo i poteri delle autorità competenti ai fini dell’autorizzazione dell’esercizio del gioco lecito nonché attribuendo ai comuni la potestà di prevedere misure più restrittive per l’esercizio”. dar/AGIMEG