Quattro deputati del Gruppo Si-Sel hanno presentato in Aula alla Camera due interrogazioni parlamentari, una a risposta immediata in commissione Finanze rivolta al ministro dell’Economia e una a risposta scritta rivolta al ministro della Salute, sulla riduzione delle slot machine prevista dalla legge di Stabilità 2016. In particolare, nell’interrogazione a prima firma Paglia (Si-Sel), si evidenzia che “per definire sul piano quantitativo la suddetta riduzione era indispensabile individuare il numero degli apparecchi in attività ed a tale scopo l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha deciso di utilizzare come base di calcolo il numero di quelli in esercizio al 31 luglio del 2015, fissato in 379.109; tale dato è stato però prontamente sconfessato dalle società concessionarie che, a dicembre 2015, hanno fornito un’altra cifra con una sensibile differenza pari + 40.101 unità elevando quindi il numero delle slot machine a 424.000 unità, queste ultime comprensive di quelle custodite ancora nei magazzini; a questo punto lo scostamento ha determinato l’Agenzia delle dogane e dei monopoli a diramare una circolare al fine di calmare gli animi e chiarire che la base di calcolo era costituita dagli apparecchi operanti non più al 31 luglio 2015, ma al 31 dicembre del 2015, dando così ulteriori sei mesi di tempo alle concessionarie di mettere in funzione, rendendole pienamente operative, le 40.000 macchinette ancora ferme nei magazzini; la suddetta formulazione, facendo lievitare di fatto del 10 per cento il numero delle concessioni, ha praticamente sconfessato l’intento della norma contenuta nella legge di Stabilità 2016”; per questo motivo si chiede al Mef “se non ritenga doveroso assumere iniziative affinché sia rivista la sopracitata circolare dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli al fine di confermare il regime già stabilito dalla legge di Stabilità 2016, e sulla base di quale interpretazione si sia arrivati alla stessa”. Nell’interrogazione a prima firma Nicchi (Si-Sel), si sottolinea che “con l’aumento dell’offerta di giochi diversi, e il perdurare della crisi economica, è aumentata la percentuale di persone che hanno iniziato a giocare. Proporzionalmente è aumentato il rischio di persone che hanno con il gioco un rapporto patologico, che può degenerare in una grave dipendenza”, ma “la legge di Stabilità prevede che il numero delle «slot» si debba gradualmente ridurre di almeno il 30 per cento. Nel frattempo, come evidenzia un articolo sul «Corriere.it», nel 2016 ci sarà una macchinetta ogni 143 italiani, ossia il 10,6 per cento in più dell’anno precedente; inoltre, ben più grave, è che il medesimo articolo del Corriere riporta che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha provveduto ad emanare una circolare che «reinterpreta» la stessa norma della legge di Stabilità 2016”. Per questo si chiede al ministero della Salute “se quanto riportato in premessa corrisponda al vero e se non si intendano assumere iniziative affinché sia ritirata, la citata circolare dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in quanto in palese contrasto con una legge dello Stato, al fine di adottare un’altra in coerenza e nel pieno rispetto di quanto disposto dalla legge di Stabilità 2016”. dar/AGIMEG