Giochi, Guerreschi (Siipac): “Gioco sano fa bene, è alla base della nostra cultura. Stato punti a prevenzione ludopatia”

“La realtà è molto diversa da quella che si tratteggia: il gioco è alla base della nostra cultura,  è divertimento, è sano e fa bene alla salute quando sano. In Italia non si è in grado di prevenire” la patologia. E’ quanto rileva Cesare Guerreschi, presidente della Siipac (Società italiana interventi sulle patologie compulsive), intervenuto al primo tavolo nazionale sull’azzardo promosso dall’associazione La sentinella. “E’ stato un evento rivoluzionario. Prima di ora non è mai stato possibile affrontare questi punti, nonostante io abbia lavorato per 4 anni come volontario in Aams e abbia già tentato anche in questo ambito di affrontare la formazione per l’esterno. Nel 2006 è stata introdotta la formazione all’interno solo per i top manager, continuata per i 3 anni successivi. Durante il secondo anno i primi 5 Sert di Roma hanno aderito a tali corsi di formazione. Nel terzo anno si è unita anche la Sogei. Erano gli anni 2000, oggi parliamo ancora di formazione. E’ stata una strada difficile. Lo Stato non deve andare contro gestori e concessionari. Non sappiamo quanti giocatori ci sono sul territorio italiano, è questo il vero problema. Si differenziano in patologici, problematici e sociali. Gestisco tre associazioni per la cura del gap, ma nell’arco di un anno non registro più di 130 giocatori patologici”. cdn/AGIMEG